“Le menzogne del Governo hanno le gambe corte. Siamo abituati che Renzi e sodali mentano, ma speravamo almeno non sul fondo delle vittime delle mafia: mentire a chi ha sofferto e soffre ancora della violenza della criminalità organizzata è un oltraggio. Oggi possiamo leggere sul Il Mattino di Napoli la testimonianza della moglie dell’imprenditore ucciso Domenico Noviello che conferma come il suo risarcimento sia sospeso dal 2015”. E’ quanto affermano in una nota i componenti M5s della Commissione Antimafia. “Questi sono i fatti, non facciamo polemica ma chiediamo giustizia. Inoltre leggiamo l’appello del Comitato Don Peppe Diana che mette in luce come Augusto Di Meo che denunciò gli assassini di Don Peppe Diana, dopo 22 anni, non è stato riconosciuto come testimone di giustizia. Facciamo nostre queste istanze – continuano i parlamentari M5s – perché per noi la lotta alle mafie è stare al fianco dei cittadini coraggiosi, che non meritano la caciara di un PD che è stato messo a nudo nella sua ipocrisia più profonda, cominciando dal distratto presidente della commissione Antimafia Bindi. Non si può aspettare l’audizione di Alfano per capire cosa sia successo, il fondo deve essere sbloccato immediatamente, senza indugi”.

 

 

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