A causa della riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha confermato la volontà di chiudere diversi uffici Front Office presenti sul territorio. E’ notizia dei giorni scorsi che ad essere chiusi, saranno almeno 12 punti, tra cui quello di Santa Maria Capua Vetere, sito in piazza San Pietro. E’ proprio questo ufficio uno tra quelli meglio funzionanti in provincia, tanto da essere riferimento di professionisti dell’intero territorio casertano. Sulla chiusura dell’ufficio, che secondo notizie ufficiose dovrebbe avvenire a fine aprile, molti rappresentati di settore vogliono manifestare la propria contrarietà. A tal proposito sono intervenuti il presidente della Confcommercio di Caserta Stefano Iannotta ed il presidente della delegazione di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Borrozzino, il presidente della Confesercenti casertana Maurizio Pollini, il presidente dell’ordine dei Commercialisti di Caserta Pietro Raucci, il presidente casertano della Confartigianato Imprese Campania Luca Pietroluongo. “Non è questo il momento più opportuno per creare altri disservizi al commercio – è il commento del presidente della Confcommercio di Caserta Stefano Iannotta -. In questo stato di crisi, non è opportuno togliere alla cittadinanza quei servizi sicuri e indispensabili attualmente attivi”. E proprio il lavoro degli operatori dell’ufficio di Santa Maria Capua Vetere, che, in quanto a competenza, raccoglie non solo Santa Maria, ma anche Casapulla, Castel di Sasso, Curti, Formicola, Liberi, Macerata Campania, Pontelatone, Portico di Caserta, San Prisco, San Tammaro, il presidente della Confcommercio dice: “voglio manifestare la mia stima per capacità e intelligenza. E’ un ufficio che può definirsi il migliore in provincia, a tal punto che ci sono utenze anche da Aversa e da Mondragone”. “Si creerebbero diverse difficoltà a tutta la cittadinanza – dice il presidente della delegazione di Santa Maria Capua Vetere della Confcommercio Giuseppe Borrozzino -. Tutto il lavoro si riverserebbe all’ufficio di Caserta creando un disagio non indifferente agli operatori di quell’ufficio e ai cittadini che devono spostarsi”. “Vogliamo rivolgere un appello forte alla buona politica perché intervenga e proponiamo di elaborare un documento da inviare all’ufficio nazionale dell’agenzia delle Entrate a sostegno del mantenimento del Front Office”, è il commento del presidente provinciale della Confesercenti Maurizio Pollini. “Da un lato, si tratta di un servizio che va in concreto a sostegno delle imprese e dei professionisti del territorio – continua Pollini -. Dall’altro, è comunque sia una fonte che crea indotto economico. La nostra speranza, inoltre, è che la chiusura dell’ufficio non determini la perdita di tanti posti di lavoro”. Anche il presidente dell’ordine dei Commercialisti di Caserta Pietro Raucci è dell’idea che “la chiusura del Front Office di Santa Maria Capua Vetere crea molti disagi. L’amministrazione tende a ottimizzare le spese, noncurante delle esigenze dell’utenza. L’ufficio di Santa Maria C.V. ha sempre funzionato benissimo anche per il territorio Agro Aversano. Questo era, ad oggi, una validissima alternativa all’ufficio casertano”. La proposta di Luca Pietroluongo di Confartigianato Imprese Campania è di “fare corpo comune perché il Front office non chiuda”. “La chiusura di questo ufficio, infatti, aggraverebbe – continua Pietroluongo – il lavoro delle imprese in termini di impegno. Invitiamo gli attori locali e l’amministrazione ad immaginare un altro percorso, diverso dalla chiusura. Significherebbe evitare un danno per le imprese e per i professionisti”.

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