Piedimonte Matese –Una bella testimonianza quella di Hisham Benmbaker , mussulmano che ha ricevuto il cuore di una ragazza deceduta. La storia è stata raccontata agli studenti matesini. Si è svolta, infatti, presso l’Auditorium del Liceo “G.Galilei” di Piedimonte Matese, la manifestazione di chiusura del Concorso “Immagini, Parole e Musica per un Dono” indetto da A.I.D.O. (Associazione Italiana per la donazione di organi tessuti e cellule) gruppo comunale “Liberato Venditti” di Piedimonte Matese ed Il Club Rotary di Piedimonte Matese Alto Casertano. Le due associazioni- lo ricordiamo- nel mese di ottobre dello scorso anno, presero la decisione di unire le energie per realizzare questo progetto che le vedeva accomunate da una stessa mission cioè servizio, solidarietà, reciprocità e condivisione della cultura del Dono. I dirigenti della Scuole superiori di Piedimonte Matese hanno accolto l’invito e gli studenti , guidati dai tutor, hanno realizzato, nelle tre sezioni del concorso, i lavori che poi una commissione di esperti ha esaminato e valutato e domani appunto vi sarà la premiazione dei vincitori. Il programma oltre alla partecipazione delle Autorità civili e militari, ha avuto la testimonianza dello stilista fiorentino Hisham Benmbaker, musulmano in Italia da 25 anni, sposato con una ragazza italiana di fede cattolica da cui ha avuto due figli: “ciò che lo rende speciale è che 6 anni fa a causa di una gravissima malattia cardiaca ha subito un trapianto cardiaco da una donatrice cristiana, ci dice il dott. Guglielmo Venditti Presidente Regionale AIDO Campania “….da allora quando può cerca di diffondere la cultura della donazione che nel suo caso assume un significato importantissimo, non ci sono barriere culturali che dividono gli uomini perché un dono non può avere un colore o una religione e lui oggi in una società in cui si tenta di discriminare, dividere, isolare, cerca di unire perché la diversità culturale, etnica, religiosa, è un elemento che deve unire, arricchire, e condurci all’accettazione dell’altro. Le barriere dell’isolamento, che l’ignoranza e la paura alzano tra gli uomini, possono essere abbattute solo dalla cultura della condivisione.”sottolinea il presidente Aido.
Michele Martuscelli