Torna in carcere il consigliere regionale, attualmente sospeso, Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani, in provincia di Salerno, accusato di associazione per delinquere e concussione. Per Gambino, dal giugno dello scorso anno agli arresti domiciliari in casa dei genitori, il tribunale del Riesame ha accolto i rilievi della Corte di Cassazione e ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso, disponendo la misura cautelare in carcere.

L’esponente del Pdl e’ stato condotto dai carabinieri del comando provinciale di Salerno nel carcere di Fuorni, dove sono rientrati anche altri indagati. Il Riesame ha, infatti, riconosciuto la stessa aggravante anche per l’ex presidente della Multiservice Giovanni Elettrico Pandolfi, per l’ex direttore del centro commerciale ‘Pegaso’, fulcro dei casi di concussione, Giovanni Barone, per l’ex consigliere comunale Giuseppe Santilli, per l’assessore Massimo Quaranta, per il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Giovanni di Palma. In carcere si trova gia’ Michele Petrosino D’Auria, il figlio del boss di Pagani Gioacchino, arrestato pochi giorni fa per evasione; doveva trovarsi agli arresti domiciliari e i carabinieri lo hanno fermato in strada. Michele Petrosino D’Auria e’ al centro di un episodio che gli inquirenti ritengono fondamentale per dimostrare il rapporto stretto tra l’ex sindaco di Pagani e la malavita organizzata. Petrosino fu fotografato in un plateale abbraccio a Gambino durante una manifestazione elettorale al palazzetto dello sport di Pagani in occasione della campagna elettorale per le regionali del 2010.

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