Era stata definita la “peggiore scuola d’Italia”, l’Istituto “caso” di Piedimonte Matese, nell’alto Casertano. Infiltrazioni nel soffitto al punto che quando piove si devono sistemare secchi e stracci sul pavimento di aule e corridoi per trattenere l’acqua; guaine di asfalto sollevate sulle tettoie; fori fatti con il trapano nelle pareti per consentire alle infiltrazioni d’acqua di trovare una via di fuga, avendo già abbondantemente danneggiato la staticità dei muri. Ora potranno partire i lavori per una riqualificazione dell’edificio ed in particolare del tetto. Risorse sbloccate grazie alla collaborazione tra la Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e la Provincia di Caserta. Una task force di esperti – spiega una nota della Struttura di Missione – si è attivata a seguito delle segnalazioni dei media, di studenti, insegnanti e dell’associazione Cittadinanzattiva. L’appalto dei lavori è stato trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro il 30 aprile, termine oltre il quale – per la legge sulla Buona Scuola – l’intervento sarebbe stato definanziato. “Le emergenze e le criticità saranno finalmente un lontano ricordo: l’avvio del cantiere è previsto per la fine dell’anno scolastico in corso”, conclude la nota.