Va avanti il dialogo tra Marco Villano e Mariano d’Amore. Il docente universitario, nonché candidato a sindaco, ha risposto tramite social network alla lettera aperta del candidato sindaco del centrosinistra. Ecco il testo: “Caro Marco, ti ringrazio per l’attenzione che hai voluto dedicare al mio intervento di sabato scorso e per le espressioni di stima nei miei riguardi. Il fatto stesso che tu abbia scelto la strada di una “lettera aperta”, condividendo il metodo di un confronto pubblico e trasparente sui contenuti del progetto per la nostra città, è un elemento di grande innovazione politica. Il programma che vogliamo sottoporre al giudizio degli elettori è il frutto del lavoro di tanti cittadini che hanno dedicato tempo e competenze all’elaborazione di proposte per il buon governo della città. Mi permetto di sottoporre alla tua attenzione alcuni punti che ritengo essenziali. 1. Come candidato sindaco, mi sono impegnato a rendere pubblica la composizione di almeno i 2/3 della giunta prima del voto. Dovrà trattarsi di persone di riconosciuta integrità e con elevate competenze rispetto alle funzioni che sono chiamate a svolgere. 2. È nostra intenzione costituire un “team di pianificazione”, che coinvolga direttamente le università presenti sul territorio e personalità di chiara fama nel campo dell’amministrazione pubblica, delle nuove tecnologie, dell’urbanistica, dell’economia, della cultura. Il team avrà funzioni di proposta nei confronti degli organi di governo e dovrà favorire il trasferimento di “buone pratiche” sperimentate in altre città, in Italia e all’estero. 3. Le scelte fondamentali che impattano sul territorio e gli atti principali di programmazione rispetteranno la logica della “programmazione partecipata”, attraverso strumenti di consultazione diretta dei cittadini e dei vari soggetti sociali interessati. 4. L’ente comunale adotterà standard elevati di trasparenza amministrativa, anche attraverso l’adozione di piattaforme dedicate (“open polis” e simili). 5. La nostra visione di “città del nuovo millennio” è quella di una città che cresce facendo leva sul proprio patrimonio culturale. A tal fine, è centrale perseguire l’idea di “Aversa città della musica”, con iniziative non occasionali, tra le quali la costituzione della Fondazione Cimarosa, l’organizzazione annuale del festival dell’opera buffa, l’istituzione di un’orchestra stabile di musicisti aversani. 6. La tutela dell’ambiente dovrà diventare una pratica diffusa per comunità e singoli cittadini e un’occasione di sviluppo di circuiti virtuosi di “green economy”, capaci di creare lavoro ad Aversa. Pensiamo, tra l’altro, allo smaltimento in loco di un’elevata quota della frazione umida dei rifiuti urbani con la realizzazione di siti di compostaggio cittadini. 7. Per il nuovo strumento di programmazione urbanistica (PUC), l’idea-guida dovrebbe essere quella di una città che non crea nuovi volumi, ma riqualifica il patrimonio immobiliare esistente. Una città “diffusa” che offre lo stesso livello di servizi e qualità della vita in ogni punto del suo territorio, a cominciare dalle periferie. 8. Il problema traffico dovrà essere affrontato con soluzioni radicali: aree pedonali estese, e non circoscritte al centro città, incremento delle piste ciclabili, piano parcheggi e trasporti. 9. Il tema sicurezza è una priorità che richiede il rafforzamento del ruolo del Comune , ma anche soluzioni innovative con il coinvolgimento di soggetti esterni e degli operatori economici delle aree della “movida”. 10. La città dovrà progressivamente rispettare i protocolli adottati nelle realtà più avanzate per una “città a misura di bambino” e “a misura di anziano”. Nel rispetto del metodo di un confronto trasparente di fronte alla città, mi auguro di poter continuare la ricerca di una convergenza sui temi, nei tempi ormai ristretti che ci dettano le prossime scadenze. Caro Marco, se vuoi, possiamo partire da qui.”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui