Piedimonte Matese- Iscriversi al un partito è diventato un lusso. Ancora più stravagante per una formazione partitica che porta l’impegnativa connotazione di democratico. Lo è a Piedimonte Matese dopo la convulsa telenovela del tesseramento 2015 quando la terna di commissari, incaricata dell’adempimento , si presentò con un pacchetto di 86 tessere che andarono esaurite in un battibaleno come quando si ricarica un cellulare a secco per molto tempo . Ad aspettare il trio per il rinnovo del tesseramento, davanti al portone d’ingresso, un bel gruppo di persone(molte vicine al consigliere regionale Gennaro Oliviero) mentre altre presenti in orbita alla maggioranza Cappello ma furono ulteriormente sensibilizzate ad intervenire mettendo mano e numeri ai cellulari di fronte a quello che è apparso una sorta di blitz .Ebbene non se ne sa niente. Esito sigillato come le porte chiuse della sezione che ogni tanto, ad intermittenza, chiama a raccolta iscritti e simpatizzanti . Un numero , quello delle 86 tessere non arbitrario ma calcolato sulle perfomances elettorali extracomunali e comunque largamente insufficiente e lontano dal numero reale precedente (intorno ai 300 tesserati). A rendere surreale la vicenda la raccolta dei nominativi il giorno dopo con tavolini presi dai bar secondo quanto autorizzato dal “nazionale” di partito per ovviare alla scarsa offerta di tessere di fronte ad una domanda maggiore. Non solo partecipare è un lusso: anche iscriversi.
Michele Martuscelli