Santa Maria Capua Vetere: presentato il libro l’Informatore, dedicato al giornale operaio della Siemens

Si intitola “L’Informatore – giornale operaio della Sit-Siemens di Santa Maria Capua Vetere” il libro scritto da Paola Broccoli e presentato pochi giorni fa presso la sala “Amico Bio” nei pressi dell’Anfiteatro Campano, a Santa Maria Capua Vetere. Al centro del volume la storia della Siemens, tramutatasi, nel 1965, in Italtel-E (esportazione), attraverso la rievocazione di numerosi avvenimenti sociali e politici legati al megastabilimento sammaritano. Ad impreziosire l’evento è stata la testimonianza di Antimo De Luca, ex dipendente della Sit- Siemens, oggi candidato al Consiglio Comunale nella lista PD. A lui è stata affidata la fase introduttiva dell’incontro nel corso della quale De Luca ha fatto un excursus storico dell’evoluzione dei lavoratori all’interno dell’azienda, ripercorrendo tutte le principali fasi della riconversione dall’elettromeccanica alla telematica. Riflettori puntati su quello che fu l’impegno dei lavoratori decisi a crescere professionalmente per salvaguardare il proprio posto di lavoro. “La perdita di una tale struttura- ha spiegato De Luca – è stata realmente dannosa per l’economia di Santa Maria Capua Vetere”. A fargli eco l’onorevole Camilla Sgambato presente all’iniziativa insieme all’autrice del libro, Paola Broccoli, ad Oreste Trabucco dell’Università Suor Orsola Benincasa, all’ingegnere Renato Ferrara,alla professoressa Maria Luisa Chirico e Giovanni Cerchia. Ad intervenire anche il candidato sindaco alla città di Santa Maria Capua Vetere, Umberto Pappadia: “Queste sono occasioni che ci offrono grandi spunti di riflessione – ha detto – E’ una pagina di storia che non è stata sufficientemente approfondita. Questa è una vocazione che il nostro territorio ha e che deve recuperare in qualche modo. La nostra scommessa è quella di recuperare la vocazione produttiva di questa città senza guardare a schemi datati, la memoria ci serve a riflettere soprattutto lì, dove sono stati commessi degli errori. La scommessa è la modernità”.