È scontro aperto fra il candidato sindaco di “Speranza e Futuro per Sant’Arpino”, Giuseppe Dell’Aversana e l’amministrazione in carica retta dal sindaco facente funzioni Aldo Zullo. Oggetto del contendere sono i lavori che hanno interessato il chiostro e gli spazi antistanti la Chiesa di San Francesco di Paola al cimitero. Il due volte primo cittadino dalla propria pagina facebook ha sottolineato stamattina come “ l’amministrazione comunale abbia speso 39 mila euro per questi lavori. Ho appreso che vennero invitate cinque ditte ( Imer- Picardi- New Edil- Di Paolo- Idea Impresa) ma nessuno rispose all’invito e per questo motivo, la vigilia di natale del 2015 senza ribasso e senza gara, affidarono i lavori direttamente alla GESCAS s.a.s. di Formicola con determina n. 126. Come mai ben cinque ditte invitate a fare i lavori non risposero? Ricercando ulteriormente ho scoperto che con atto n.44 in data 8 marzo del 2016, alla stessa ditta GESCAS hanno affidato ULTERIORI lavori aggiuntivi per altri 18 mila euro. Dunque pulire un “chiosco” è costato la bellezza di 57 mila euro ai contribuenti santarpinesi. Inoltre il pagamento degli ulteriori 18.000 mila euro di lavori aggiuntivi, è avvenuto con determina n.97 il 28 aprile del 2016, il giorno PRIMA dell’emissione della fattura della GESAC s.a.s che porta la data del 29 aprile 2016. Perché le ditte di Formicola il nostro comune le paga prima dell’emissione della fattura? Perché altre ditte locali devono aspettare mesi per il pagamento se non addirittura anni?” Dal canto proprio l’esecutivo cittadino ha replicato con una nota ufficiale. “Grazie alla vena polemica del candidato sindaco di Speranza e Futuro per Sant’ Arpino, stamattina abbiamo avuto la riprova della sua volontà di ingenerare solo confusione. Circa la mancata risposta delle ditte invitate ad eseguire i lavori che hanno interessato il chiostro della Chiesa di San Francesco di Paola, ci spieghi Dell’Aversana cosa imputa all’amministrazione che ha solamente rispettato leggi e procedure? In merito agli importi Dell’Aversana sa benissimo che nel corso degli interventi si è resa necessaria una variante d’opera a seguito della scoperta di un cantinato. Strano che non lo ricordi visto che ha seguito da vicino questi interventi complimentandosi anche per come stavano procedendo. Per quanto riguarda la fatturazione è inutile cercare di confondere le acque. È capitato solamente che la ditta appaltatrice ha sbagliato 2 volte ad emettere la fattura. Se Dell’Aversana leggesse bene le carte scoprirebbe, ma siamo sicuri che lo sa già bene, che i pagamenti sono stati disposti dopo l’emissione della fattura come avviene di prassi. Beh a Dell’Aversana consigliamo di gustarsi una bella bibita seduto sotto un chiosco per rinfrescarsi le idee”.

 

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