“A distanza di due giorni dall’arresto dell’ex vicesindaco di Caserta Enzo Ferraro, il candidato Sindaco del Partito Democratico non ha ancora fatto sapere alla città e ai casertani cosa succederà adesso che uno dei due sponsor della lista Caserta Popolare è stato arrestato con gravi accuse dalla Dda. Enzo Ferraro ha scelto di non rispondere ai magistrati nel primo interrogatorio in carcere ma Carlo Marino non può restare in silenzio. L’avvocato nella sua risposta di “comodo” si è certamente distinto per eloquenza ma anche per la mancanza di contenuti”. Lo dichiara in una nota i rappresentanti della coalizione di «Speranza» («Speranza per Caserta» e «Mo! c’è Speranza») che sostiene il candidato sindaco Francesco Apperti ha rilasciato la seguente dichiarazione:”Una prima lettura degli atti rivela che la situazione è ben più complessa e articolata di quello che poteva sembrare. Lo stesso altro organizzatore della lista Caserta Popolare, Pietro Riello, è stato sindaco di Castel Morrone, uno dei Comuni facenti parte dell’ambito sociale di cui Caserta è capofila, nonchè assessore provinciale proprio nel settore delle politiche sociali, settore del quale gli uomini della Dda stanno svelando le dinamiche malate e deviate. Sempre dall’ordinanza emerge che ad essere ascoltata più volte dagli inquirenti è anche l’ex Direttore Generale del comune di Caserta, Donatella Andrisani che ricoprì il ruolo di assessore alla Cultura nella seconda giunta Falco, dove siedevano anche Enzo Ferraro (in qualità di assessore alle Politiche Sociali e vicesindaco) e Carlo Marino (assessore ai lavori Pubblici). A quegli anni risale anche un’altra avventura imprenditoriale di Angelo Grillo, imprenditore affiliato al clan Belforte, relativa al “Quotidiano di Caserta” giornale allestito anche con il contributo politico dell’ex consigliere comunale Luigi Del Rosso (che garantiva politicamente la presenza in giunta della stessa Andrisani prima di dire addio a Falco e a passare nel centrosinistra di Petteruti dove ha ricoperto l’incarico di assessore all’Ecologia, altro settore contaminato da Enzo Ferraro secondo quanto scritto dalla giudice Iaselli), e finanziato proprio da Grillo. Oggi Del Rosso è candidato in Caserta Popolare. In casa di Enzo Ferraro sono stati ritrovati materiale elettorale per la presentazione della lista Caserta Popolare, copie di carte d’identità e i santini di ben 4 candidati due dei quali, fin dall’inizio della campagna elettorale, indicati dagli organi di stampa come candidati dell’ex vicesindaco. Non può lasciare indifferenti la frattura evidenziata questa mattina dagli organi di stampa tra Carlo Marino, che ha chiesto un passo indietro dei due candidati, e Pietro Riello, che ha dichiarato di non essere necessaria una loro esclusione dalla competizione elettorale. Data la gravità delle accuse, ma dato anche il forte impianto probatorio e i numerosi atti amministrativi raccolti nell’ordinanza di custodia cautelare, torniamo a chiedere con forza all’avvocato Carlo Marino di non nascondersi dietro a dichiarazioni di comodo attendendo che il caso passi nel dimenticatoio. Caserta e i casertani meritano chiarezza e gesti forti, tanto forti quanto è stata forte l’azione malsana esercitata dall’imprenditore dei Belforte negli ultimi anni nel capoluogo. Vista l’impossibilità di un ritiro sia dei 4 candidati che della lista chiediamo all’avvocato Carlo Marino, al netto del teatrino tra lui e Pietro Riello, di essere chiaro almeno su un punto: che in caso di una sua eventuale vittoria al ballottaggio nessun esponente eletto, né tantomeno il secondo organizzatore della lista (Riello), otterranno incarichi in giunta e altri incarichi negli enti collegati.
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