Ha fatto rumore la denuncia al Prefetto di compravendita dei voti a Villa Literno da parte di uno dei candidati a sindaco, Salvatore Riccardi, il quale ha chiesto al Prefetto De Felice di monitorare la campagna elettorale per evitare che ci siano movimenti di denaro che condizionino la libertà del diritto di voto. Una denuncia allarmante di candidati disposti aa comprare per una manciata di euro la dignità e il voto delle persone. Una denuncia che dovrebbe far alzare il livello di guardia delle forze dell’ordine cui ha fatto eco immediato l’altro candidato della lista La Svolta Antonio Ciliento che messo in guardia dal “possibile condizionamento della libertà dell’elettorato in un paese che ha bisogno di cambiamento, condizione che può maturare soltanto se ai cittadini va lascia la possibilità di scegliere in modo libero da qualsiasi condizionamento esterno soprattutto se di natura economica”. Un malcostume, soprattutto, diffuso in contesti difficili come quello di Villa Literno dove il voto arriva in un contesto di crisi economica e difficoltà a amministrativa a causa dell’ormai imminente dichiarazione di dissesto. Un quadro difficile e una competizione elettorale molto sentita data la presenza di tre schieramenti in campo che si contendono la fascia tricolore della città. Fino a questo momento c’è stata una presa di distanza dalla compravendita dei voti di due candidati, un buon segnale di garanzia per i liternesi in attesa che le forze dell’ordine facciano i dovuti controlli a garanzia di trasparenza e legalità. Principi sbandierati da tutti alla luce del sole cui qualche volta fanno seguito comportamenti deplorevoli.

 

 

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