Quando si dice che la mano destra non sa quello che fa la sinistra. O meglio l’amministrazione comunale non sa che lo stesso comune ha aderito ad un bando, risultando per di più anche vincitore. E tutto questo dove può accadere se non nell’ormai mitica Orta di Atella? Ancora una volta nel comune atellano si sfiora il paradosso, rischiando di sfociare nella migliore tradizione della commedia all’italiana. In queste ore l’amministrazione comunale retta dal sindaco Giuseppe Mozzillo sta pubblicizzando a più non posso l’inaugurazione dello sportello di ascolto antiviolenza ed antistalking, che si terrà lunedì alle ore 10:30 nella sala conferenza della casa comunale. Voluto fortemente dal primo cittadino e dall’assessore alle pari opportunità Rasaria Autiero, lo sportello sarà realizzato in sinergia con l’associazione di Casaluce “No alla violenza contro le donne ed i minori”, la cui durata sarà di sei mesi e per due ore a settimana vedrà la presenza al secondo piano della casa comunale di un esperto. Il tutto a fronte dell’investimento da parte del comune della somma di 780 Euro. Un’iniziativa senza ombra di dubbio lodevole e meritoria, se non fosse per alcuni piccoli particolari. Cominciamo dal manifesto che la promoziona dove fra i loghi istituzione compare quello dell’amministrazione provinciale di Brescia, che non si capisce bene cosa c’entri in questa iniziativa, mentre fra i partner istituzionali è annoverata la Commissione Pari Opportunità del Comune di Orta che non si è ancora insediata. Ma tutte queste appaiono delle sottigliezze dinanzi al vero e proprio paradosso burocratico- amministrativo che sta emergendo. Nelle stesse ore in la giunta Mozzillo dava il via libera a questo progetto, il Comune di Orta di Atella, insieme a quelli di Aversa, Succivo, e Sant’Arpino è risultato fra i vincitori del bando “Servizio Centro Coccinella” dell’Ambito C6. Tale progetto sarà interamente finanziato dalla Regione Campania e prevede lo stanziamento di ben 99.358,00 Euro grazie al quale per ben 10 ore settimanali e per la durata di un anno saranno a disposizione delle donne vittime di stalking una psicologa 2 avvocati, un civilista ed un penalista, e 2 educatrici. L’unico onere a carico del Comune sarebbe la messa a disposizione di un immobile munito di abitabilità e con locali idonei per svolgere le attività del centro nel rispetto della privacy. Ad essere ottimisti, dunque, Mozzillo & C. sembrano essersi proprio dimenticati di aver preso parte ad un bando di concorso così importante e credendo di non aver previsto nulla in un settore tanto delicato hanno approvato un progettino in fretta e furia, per di più carente sotto svariati punti di vista, a cominciare da quello della privacy che sicuramente non potrà essere garantita in una sala della casa comunale dove ogni giorno transitano centinaia di persone. Vedremo se lunedì la giunta presenterà ancora il progetto in questione o saggiamente ritornerà sui propri passi per aderire ad uno ben più articolato e completo, magari coinvolgendo le tante associazioni cittadine che da tempo e quotidianamente si confrontano con tale problematica.

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