«D’Anna e Verdini chiedano scusa a Rosaria Capacchione e a Roberto Saviano. Gli insulti a chi rischia la vita contro la camorra sono una ferita per la democrazia». È questo il testo del tweet del coordinatore nazionale di Rifare l’Italia Francesco Verducci intervenuto sulla vicenda che vede la senatrice Rosaria Capacchione al centro di un violento attacco da parte dei «fedelissimi di Cosentino, gli organizzatori del consenso del ventennio berlusconiano nella nostra provincia che vogliono un PD comodo e acquiescente» come sottolinea Rifare l’Italia Caserta. «Ci risiamo. E quindi appare evidente che siamo di fronte ad una precisa strategia politica. Dopo l’attacco di Verdini alla Capacchione, ieri quello di D’Anna. I fedelissimi di Cosentino, gli organizzatori del consenso del ventennio berlusconiano nella nostra provincia vogliono un PD comodo e acquiescente. Sentono – spiegano gli appartenenti al gruppo casertano di Rifare l’Italia – che le loro scelte, i loro candidati, creano imbarazzo al PD, sia a Roma o ancora di più in Campania, e non sono ben accetti dal nostro popolo. Di fronte a questo dato non hanno argomenti politici e quindi attaccano la senatrice Capacchione, grevemente, come solo loro sanno fare. E non rinunciano alla delegittimazione sistematica addirittura capovolgendo a piacimento le sentenze e le verità giudiziarie». «E allora devono sapere che la senatrice Capacchione, le sue idee, la sua straordinaria testimonianza rappresentano esattamente l’identità del PD della provincia di Caserta. E su questi temi vogliamo rassicurare D’Anna. Siamo altra cosa da lui, che ritiene che la lotta alle mafie la debbano fare solo le forze dell’ordine. Noi abbiamo scelto il lato in cui stare da sempre, con le scelte politiche e le azioni nelle comunità locali di contrasto al malaffare, perché è da lì che vogliamo partire, da più cittadinanza e meno sudditanza. «Dunque – conclude Rifare l’Italia Caserta – non provassero D’Anna e i suoi a scegliersi gli interlocutori, infangando qualcuno che usa argomenti evidentemente a loro indigesti: chi infanga la senatrice Capacchione infanga il PD di Caserta».

 

 

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