Un altro punto a favore del Consorzio Asi Caserta nel contenzioso con Eco Transider e Consorzio Steel Woman. Il Tar Campania ha, infatti, rigettato la richiesta di annullamento della delibera con la quale il Comitato Direttivo del Consorzio Asi Caserta ha proceduto alla revoca dell’assegnazione di suolo al Consorzio Steel Woman per una superficie complessiva di circa 31mila mq, avvenuta nel 2008. L’Ordinanza emessa dalla settima sezione del Tar Campania ha stabilito la infondatezza della richiesta di annullamento presentata dallo Steel Woman, trattandosi di un atto conseguente ad una precisa inadempienza della convenzione sottoscritta con l’ASI nel 2011. “Con tale determinazione ( la delibera di revoca) – si legge nell’Ordinanza – si è inteso dare seguito ed attuazione alla convenzione inter partes del 4 agosto 2011 ove all’art. 3 è espressamente richiamato il potere di revoca della assegnazione disposta ove persistano inadempienze pecuniarie…Su tale premessa, il Tribunale (ad un primo esame) ritiene il ricorso sfornito del prescritto fumus, atteso che l’art. 3 disciplina il potere esercitato e che la convenzione che lo contiene ha l’effetto, in parte qua, di consumare gli ambiti discrezionali e comunque valutativi a seguito della comune accettazione del testo (in particolare, con riferimento al richiamato art. 3) sicché ogni profilo lamentato di eccesso di potere, ad una prima analisi, va respinto avendo (ripetesi) la formula convenzionalmente concordata (una volta per tutte) chiarito quale fosse la situazione oggettiva al verificarsi della quale l’amministrazione avrebbe potuto attivarsi, caducando l’assegnazione dei suoli”. La vicenda, oltre alle implicazioni di carattere amministrativo, ha una grande rilevanza anche sul piano sociale nell’area interessata dall’insediamento. Infatti, la vicenda Eco Transider è stata oggetto di una forte mobilitazione popolare di protesta contro l’attività di trattamento dei rifiuti operata dall’azienda e ritenuta, dai cittadini di Gricignano di Aversa, dannosa per l’ambiente e la salute. L’attività amministrativa, posta in essere dal Consorzio Asi Caserta, bloccò anche le procedure regionali per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e l’azienda fu invitata a predisporre un nuovo progetto industriale per l’attività di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, tenendo conto di tutte le prescrizioni previste dalla legge e di quelle formulate dalla Conferenza dei Servizi a tutela della salute pubblica. Oggi, il deliberato del Tar pone le premesse per la positiva conclusione della vicenda. Soddisfazione per la sentenza del Tar è stata espressa dalla Presidente, Raffaela Pignetti, e dal Direttore Generale, Anthony Acconcia. “Questa sentenza – ha commentato la Presidente – testimonia la bontà dell’azione amministrativa posta in essere dal Consorzio in questi mesi, soprattutto per quanto concerne l’azione di contrasto dei fenomeni speculativi immobiliari e la individuazione delle attività economiche irregolari all’interno degli agglomerati consortili,che sta dando risultati importanti.”

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