Nella notte tra venerdì e sabato scorsi Augusto Di Meo, il testimone oculare dell’omicidio di don Peppe Diana, ha ricevuto unatelefonata minatoria, in cui uno sconosciuto gli intimava di uscire di casa e lo minacciava di morte. Non è la prima volta che succede, ed è importante osservare la solidarietà e la vicinanza espressa dal Sindaco di Casal di Principe e dall’intera comunità cittadina. Lo afferma il capogruppo dei Deputati di Sinistra Italiana, Arturo Scotto. Ciononostante, dobbiamo sottolineare con profondo rammarico il disinteresse del Governo, che ancora dopo 22 anni non riconosce ufficialmente ad Augusto Di Meo lo status di testimone di giustizia. Ho personalmente presentato un’interrogazione parlamentare in merito alla fine dello scorso ottobre, inviando contestualmente una lettera ai Ministri competenti, eppure alla nostra richiesta (da tempo formulata anche da realtà operanti sul territorio come il comitato Don Peppe Diana e l’associazione Libera) non è mai stata data alcuna risposta. I fatti delle scorse ore dimostrano l’urgenza della necessità di un intervento serio e concreto a sostegno di chi, come Augusto Di Meo, ha fatto una scelta difficile in nome della giustizia e della legalità.