“Il 40% conquistato due anni fa credo non fosse una fiammata, è l’orizzonte sociale e politico cui possiamo puntare. Più effettività a tante decisioni di governo, sono le condizioni per riguardare all’orizzonte del 40%. Intanto se qualcuno immagina che perdendo il referendum abbiamo risolto il problema mi permetto di ricordare che sarebbe un disastro per l’Italia e la frantumazione del quadro politico nazionale, senza alternative. Sono per fare a tappeto la campagna referendaria, come fossero elezioni comunali, quartiere per quartiere”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo e Luca, parlando in direzione Pd. De Luca ha anche criticato i due argomenti principali della minoranza: “Si dice: abbiamo bisogno di una direzione politica a tempo pieno, abbiamo bisogno di più sinistra. Abbiamo conosciuto segreterie a tempo pieno e anche in quei momenti ricordo correntismo e candidati paracadutati nei territori. Non credo sia questa la strada”. Certo, dice De Luca, “abbiamo bisogno di riflettere sul partito, vedo la necessità di organismi dirigenti più stretti per una discussione più impegnata”. “Più sinistra? Nel 2013 siamo andati su una linea diciamo di sinistra, a volte sfottevo il mio amico Stefano Fassina dicendogli che per ogni volta che andava in tv perdevamo 20mila voti. E’ una persona amica e mi permetto di farlo con grande delicatezza… Abbiamo bisogno di parlare alla povera gente, ma anche di aprirci ai ceti urbani moderni, al mondo della produzione. La nostra prospettiva non è rinchiuderci in un fortino identitario”.

 

 

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