Nella mattinata odierna, al termine di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli hanno posto in esecuzione due ordinanze di custodia cautelare (l’una applicativa della misura degli arresti domiciliari e l’altra della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di due coniugi per i reati di bancarotta fraudolenta e di “autoriciclaggio”. L’emissione delle citate misure restrittive costituiscono l’esito di una più ampia indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, che ha preso le mosse dal fallimento, dichiarato nel febbraio del 2015, di una società operante nel settore della pelletteria, della conceria e della tintura delle pellicce, con sede legale ed operativa nell’hinterland partenopeo, tra i comuni di Arzano e Casavatore. L’attività investigativa ha consentito di accertare che i destinatari delle misure cautelari, amministratori di fatto e di diritto della società fallita, hanno nel tempo distratto dalla massa fallimentare ingenti risorse economiche e finanziarie, costituendo una nuova società avente lo stesso oggetto sociale di quella poi fallita, al solo scopo di creare pregiudizio in danno dei creditori, in prevalenza rappresentati dall’Erario e dagli istituti di credito. In particolare, attraverso diverse operazioni societarie, è stato fraudolentemente svuotato il patrimonio della fallita, facendo confluire l’intero compendio dei beni aziendali (comprensivo di avviamento commerciale, clientela, know how, macchinari e rimanenze) nel nuovo soggetto economico, appositamente creato e messo al riparo dalle ingenti passività in precedenza accumulate. Contestualmente all’esecuzione delle citate misure cautelari personali, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria stanno procedendo all’esecuzione del decreto di sequestro avente ad oggetto, tra l’altro, le quote societarie nonché l’intero patrimonio aziendale della nuova società attraverso cui è stata illecitamente proseguita l’attività imprenditoriale. La presente indagine si inserisce nel contesto delle iniziative adottate da questa Procura della Repubblica per contrastare il fenomeno della costituzione di bad companies diretta a pregiudicare le ragioni dell’Erario e dei creditori, con conseguente strumentale avvio delle procedure concorsuali e pre-concorsuali presso il locale Tribunale.

 

 

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