Con l’accusa di possesso illegale di armi è finito agli arresti, questa mattina, un trentaquattrenne del Rione Traiano, pluripregiudicato per reati di stupefacenti, truffa e ricettazione. I fatti risalgono a circa mezzogiorno. La coppia, durante una accesa discussione, stava percorrendo via Diocleziano. Quando l’automobile è arrivata in corrispondenza dell’incrocio con via Cavalleggeri una ragazza è scesa dall’abitacolo ed è corsa verso la pattuglia dell’Esercito in presidio invocando aiuto. L’uomo che era con lui, ha raccontato, le aveva appena fatto vedere una pistola che teneva nella cintola dei pantaloni. Subito dopo è arrivato anche il giovane, identificato successivamente come Giovanni Perrella, che ha cercato di sminuire l’accaduto spiegando che stavano soltanto litigando e che non esisteva nessuna pistola. I militari hanno trattenuto il ragazzo e lanciato l’allarme alla Polizia di Stato. Sul posto sono arrivate le pattuglie dei commissariati Bagnoli e San Paolo, diretti rispettivamente dai dirigenti Raffaele Pelliccia e Pasquale de Lorenzo. Anche davanti ai poliziotti Perrella ha negato di essere armato e, in effetti, la perquisizione personale e della vettura sembravano dargli ragione. Fin quando un agente del commissariato di Bagnoli non ha notato una anomalia nel bocchettone dell’aria condizionata. Ha staccato la copertura e, nascosta all’interno, ha scoperto una pistola calibro 7.65 completa di otto cartucce, di cui una in canna.