In veste di Portavoce del FTS Casertano  faccio tanti auguri di buon lavoro al nuovo Presidente Fondazione Carditello, il prof. Gino Nicolais. Si tratta di una personalità di alto profilo e spessore professionale, che a mio avviso ha tutti i requisiti fondamentali per poter rilanciare il ruolo e le funzioni di un sito storico tra i più prestigiosi.

In primo luogo, per le competenze scientifiche e le conoscenze in campo culturale acquisite nel mondo accademico, nel  campo  della ricerca e nelle istituzioni. In secondo luogo, per le tante relazioni maturate a livello nazionale ed internazionale, a cui si accompagna una conoscenza approfondita  del territorio e del contesto campano, con un forte legame e motivazioni profonde. Con queste basi si può costruire il progetto per rilanciare sul piano museale e per la fruizione di uno dei beni comuni, storici ed artistici più belli, per definire nuove funzioni di ricerca e di sperimentazione in  settori strategici come quello agroalimentare, del cibo e dell’alimentazione. Oggi ci sono le condizioni e le risorse per far ritornare Carditello all’antico splendore di volano per lo sviluppo locale per la ricerca e l’innovazione, in un’ottica nazionale e mediterranea.

A tal fine come rete di associazioni chiederemo al  presidente Nicolais di riprendere un tavolo di confronto con il mondo del terzo settore e del volontariato.  Per il futuro occorre ricreare le condizioni per valorizzare il ruolo dei cittadini, ma anche delle imprese e di altri enti del territorio, con la partecipazione attiva e collaborazione nel governo degli organi istituzionali e dei percorsi di rilancio – così come è previsto esplicitamente nello Statuto della Fondazione.

Per questi motivi come rete di associazioni e cittadini democratici abbiamo riposto molte aspettative nel progetto proposto dal MIBACT di rendere fruibile un bene pubblico emblematico, di grande valore ambientale, storico e culturale. A tal fine nei mesi scorsi abbiamo sollecitato gli organi della Fondazione a riprendere i percorsi di collaborazione con il mondo delle associazioni e di volontariato, che sono stati protagonisti di tante battaglie per far uscire Carditello dalle vergognose condizioni di degrado e di abbandono in cui si trovava. Oggi vi sono nuove opportunità offerte dallo Statuto costitutivo della Fondazione, che è partita grazie all’impulso delle istituzioni nazionali (MIBACT), regionali e locali, che prevede la possibilità di una apertura e coinvolgimento nella gestione delle forze della società civile e delle imprese. Partendo da queste proposte occorre riprendere con il CdA il confronto di merito sui progetti per il futuro di Carditello, in primo luogo per consentire un  programma di riapertura al pubblico per far rivivere gli spazi del Real Sito anche in questa fase di completamento dei lavori e delle opere di ristrutturazione.

 

Pasquale Iorio, Portavoce FTS Casertano

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