Si ingarbuglia sempre di più la situazione politica a Caserta città. È di poco fa la notizia della trasmigrazione fra le fila del Partito Socialista di due dei tre consiglieri comunali del Centro Democratico: Emiliano Casale e Dora Esposito, oltre che dei primi due non eletti: Massimo Russo ed Antonio Di Lella. La cosa sta provocando fortissime tensioni nella maggioranza visto che è durato meno di 48 ore l’accordo siglato all’interno dell’interpartitico di lunedì sera, nel corso del quale oltre a stabilire che il Presidente del Consiglio Comunale sarebbe toccato al Pd, era stato siglato una sorta di gentlemen’s agreement in forza del quale tutti i partiti si erano impegnati ad evitare cambi di casacca, o meglio, usando le parole di uno dei presenti “il mercato delle vacche”. Il passaggio nelle fila dei socialisti dei due consiglieri centristi adesso rischia di far saltare tutto, ed in questi momenti sono in corso febbrili trattative per cercare di ricucire, almeno in parte lo strappo consumato. C’è da rimarcare che durante la riunione di lunedì non erano mancati altri momenti di tensione con l’onorevole Alfonso Piscitelli, che avrebbe candidamente ammesso che il nome del nuovo assessore all’urbanistica che in quota della sua stessa formazione “Democratici per Caserta”, Stefania Caiazzo, gli era stato suggerito dallo stesso sindaco Marino, ed anzi che lui nemmeno la conosceva. In un momento di alta tensione, Piscitelli, avrebbe addirittura preteso un nuovo assessore non ritenendo che la Caiazzo potesse essere indicata come espressione del movimento che rappresentava. Le altre formazioni hanno rispedito al mittente la pretesa dell’esponente eletto in Regione fra le fila di Campania In Rete. Ma quanto accaduto oggi rischia definitivamente di rimescolare ancora una volta le carte nella maggioranza.

Francesco Paolo Legnante

 

 

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