Piedimonte Matese- “Eravamo quattro amici al bar”. Sezione chiusa e riunione in una sala di un bar vicino. L’incontro del neo commissario della sezione del PD, il senatore Franco Mirabelli, è stato segnato da questa singolarità, segno del clima delicato, strisciante da tempo, ancora di più specie dopo l’esplosione del terremoto politico- giudiziario .Annunciato- sia pure senza indicare il giorno- lunedì scorso in sezione dall’ex sindaco Vincenzo Cappello, iscritti simpatizzanti ed il neo commissario si sono trovati il portone chiuso ed un cartello- avviso con l’indicazione della sede della riunione ( lo storico bar Penza a pochi passi dalla sede storica del partito e della DC). Portone sbarrato mentre apertissimo da tempo sono le frizioni ed il contenzioso politico tra le due anime che si giocano la leadership del partito : quella che ruota intorno al consigliere regionale Gennaro Oliviero e quella che è vicina all’ex presidente e sindaco, Vincenzo Cappello, coinvolto nell’inchiesta e destinatario di un provvedimento restrittivo in carcere. Rivalità sempre più acute specie dopo la vittoria elettorale di Oliviero che ha dato spinta a nuove adesioni nel partito guidato fino a pochi giorni fa da una reggenza provvisoria a seguito dell’arresto dell’ex segretario cittadino. Una presa di contatto per conoscersi, rilanciare il partito. Presenti due ex assessori Fernando Catarcio e Attilio Costarella, indagati per l’approvazione del bando pilotato come prospettato dalla procura nell’inchiesta “Pigliatutto/Termotetti”).Assente l’ex capogruppo Pepe. Se ne fa portavoce Fiorella D’Angiollilo(area Oliviero), tra le più attive dopo aver fatto parte della reggenza per un certo periodo ed aver poi sbattuto la porta(alla reggenza ) a causa della persistente inerzia ed inattività chiedendo anche un congresso straordinario. “ Era necessario- dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto la città di Piedimonte Matese ed il capo dell’ amministrazione comunale- dice su Facebook- una discussione serena e pacifica (peraltro già in agenda per l’ avvenuto commissariamento) sul partito….. Sulle scelte …. Sul futuro e perché no, Una disamina sul cosa fare davanti ad avvenimenti che sicuramente ci hanno colto impreparati……. Nessuna critica nessun attacco …. Non è nel costume del partito democratico …. Di cui onestamente mi pregio ancora di farne parte …… Alla magistratura il difficile compito di giudicare, accertare … con la speranza che i soggetti coinvolti dimostrano la loro estraneità …..a noi quello di ripartire ….. Evitando sciacallaggi di ogni genere …. Dispiace solo che le due ore di discussione con una quarantina di iscritti …. Deve essersi svolta nella saletta di un bar ….. Stante la chiusura della sede …. Gia’ perché le chiavi restano ancora ostaggio di chi ritiene che il pd a Piedimonte sia un partito personale …. E credetemi questo nulla c entra con gli ultimi avvenimenti … Perché da tempo denunciamo la mancata agibilità politica ….. Volevamo ripartire … Tutti insieme …. Volevamo solo parlare evitando le chiacchiere “da bar” ironia della sorte …. Ci riproveremo sperando nel buon senso degli iscritti oggi assenti ….magari con un nuovo contratto se necessario …. Magari con una nuova serratura ….noi siamo qui…. !”.
Michele Martuscelli