La condizione in cui versa l’edilizia scolastica in provincia di Caserta costituisce un’emergenza tale da compromettere la sicurezza di alunni e insegnanti, nonché la continuità didattica e la qualità dei livelli di apprendimento. Dopo il Pizzi, gli istituti di Piedimonte, ora è la volta dell’ISISS “Terra di Lavoro” di Caserta, che è stato oggetto di sequestro preventivo con interdizione di tutte le attività didattiche e amministrative, al fine di salvaguardare l’incolumità di quanti a vario titolo frequentano l’istituto. La Cgil e la Flc, nel mese di luglio, dopo il crollo del solaio dell’Istituto Pizzi, avevano già portato all’attenzione del prefetto le criticità dell’edilizia scolastica rilevate nelle scuole casertane, rispetto all’agibilità e alla sicurezza. “Abbiamo chiesto un intervento risolutivo per il ripristino delle condizioni di sicurezza degli istituti necessarie per consentire il normale inizio dell’anno scolastico e garantire il diritto allo studi degli alunni casertani – ha dichiarato Gaetanina Ricciardi, Segretaria Provinciale della FLC Cgil Caserta – invece oggi l’ ISISS Terra di Lavoro è chiuso e a pagarne le conseguenze sono ancora gli studenti. La crisi economica della provincia di Caserta ancora una volta si ripercuote sul mondo della cultura e della formazione penalizzando gli studenti, e il loro diritto a frequentare scuole sicure. E mentre il presidente del consiglio, appena qualche giorno fa, rivolgeva i suoi pensieri al mondo della scuola, fiero delle tante risorse che il governo avrebbe stanziato per l’edilizia scolastica, a Caserta a circa mille alunni viene negata la frequenza per motivi di sicurezza. Nell’ottica che il mondo della scuola deve e essere la priorità dell’amministrazione provinciale e del governo, vogliamo salvaguardare il diritto all’apprendimento, valore irrinunciabile che non può essere cancellato chiudendo le scuole o rendendole insicure. C’è bisogno di un serio progetto di costruzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Non si può più attendere, a Caserta si rende necessario agire!”.

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