La Commissione Bilancio, presieduta da Manuela Mirra, ha oggi approfondito, in vista del Consiglio comunale del 30 settembre, la delibera con la quale la Giunta propone al Consiglio la Rimodulazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale, introdotta nella seduta consiliare di lunedì scorso dall’assessore al Bilancio Palma. Nel corso della riunione, la presidente Mirra ha anche dato lettura del parere, favorevole, formulato dai Revisori dei Conti sulla delibera. Ciò che viene portato all’approvazione del Consiglio, ha spiegato l’assessore al Bilancio Salvatore Palma, coadiuvato dal responsabile dell’unità che si occupa del Monitoraggio del Piano, Sergio Aurino, non è una riformulazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale ma una rimodulazione, una operazione di natura tecnica, che il Comune compie su suggerimento della Sezione Autonomie della Corte dei Conti (deliberazione n. 13 del 2016). Rispondendo alle domande e richieste di approfondimento dei consiglieri Lanzotti (Forza Italia), Brambilla (Movimento 5 Stelle) e Palmieri (Napoli Popolare), l’assessore ha precisato che la rimodulazione ristruttura in tre linee distinte il disavanzo del Comune registrando nel Piano i cambiamenti che sono intervenuti soprattutto nel 2015 con l’introduzione dell’armonizzazione contabile e con la necessità di tener conto delle quote di restituzione delle anticipazioni di liquidità erogate da Cassa Depositi e Prestiti nel 2013 e 2014. Le novità normative, intervenute in modo lacunoso e determinando una dissimmetria tra gli enti in predissesto e gli altri enti, come rilevato dall’Anci, hanno comunque cambiato il contesto nel quale il Piano di Riequilibrio Pluriennale è stato elaborato e approvato. Una riformulazione del Piano sarà possibile una volta chiarite le questioni normative ancora aperte. La rimodulazione del Piano vede il disavanzo ripartito in tre linee: disavanzo del Piano di Riequilibrio del 2013, ridottosi in tre anni a circa 205 milioni; disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, da riassorbire in 30 anni, di circa 1 miliardo e 400 milioni, al lordo delle anticipazioni ricevute (che ammontano a 1 miliardo e 200 milioni); 53 milioni circa di mancato assorbimento del disavanzo registrato nel 2015, che sarà riassorbito con 7 milioni all’anno. Entro il 2022 – data finale del Piano decennale – il disavanzo da riassorbire è di 568.203.640 euro. Tutte le operazioni di cui si parla sono già parte del Bilancio, ha concluso l’assessore Palma: entro il 30 settembre, la Giunta provvederà anche a verificare gli equilibri di bilancio e a sbloccare le quote di avanzi di cassa, per ora bloccati, per arrivare al 31 dicembre raggiungendo tutti i parametri del pareggio previsti.

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