Una importante mattinata di mobilitazione oggi sul territorio campano. Il primo presidio degli operatori di sanità privata a Castel Volturno per gridare NO alla chiusura della struttura di riferimento di zona, Pineta Grande. In migliaia al corteo. Gremita anche l’adunata di Palazzo Santa Lucia a Napoli. Lavoratori provenienti da ogni realtà della regione per protestare contro le annunciate chiusure di ricoveri e prestazioni comunicate da centinaia di cliniche e centri di riabilitazione. “La situazione a Caserta è sempre più grave – racconta Nicola Cristiani, segretario generale Cisl Funzione Pubblica – se non va risolto entro breve la questione dei tetti di spesa rischiano il licenziamento oltre 3000 dipendenti. Purtroppo questo è il periodo peggiore lo sappiamo, ottobre, novembre e dicembre il cittadino ovviamente, chiuse le prestazioni, smette di praticare cure e terapie. Il presidente De Luca è pressoché obbligato a convocare quanto prima un tavolo che abbia a chiusura provvedimenti utili e sostanziali per sopperire ai mesi in questione. Il privato accreditato, ricordiamo, a Caserta, ha sostituito quasi per il 70% l’assistenza ospedaliera pubblica che non riesce affatto a coprire il fabbisogno del territorio intero”. Qualora anche dopo la mobilitazione di quest’oggi non si addivenisse ad una convocazione urgente, Cgil Cisl e Uil confermano la giornata di sciopero generale prevista per il 17 ottobre.

 

 

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