La linea verde di Gasperini premia l’Atalanta, che contro il Napoli affonda il colpaccio della settima giornata tirandosi fuori dalla zona rossa e contribuendo involontariamente alla mini fuga della capolista Juventus. Un match molto tattico ma anche denso di emozioni su ambo i fronti, con i bergamaschi ad esibire un Petagna ormai intoccabile, un Caldara all’esordio e Gagliardini promosso titolare dopo una lunga gavetta. L’undici di Sarri prende subito la supremazia territoriale senza però pungere, vedi punizione a lato di Insigne al 5′ e tentativo velleitario da fuori di Hamsik al 7′. Al primo vero affondo i locali passano: il traversone a rientrare di Gomez coglie impreparati Koulibaly e Ghoulam: il secondo viene colpito al dorso dal rinvio ciccato dal primo servendo inavvertitamente Petagna, che appoggia in porta da due passi. Al 16′ Kurtic, spostato a sinistra, crossa basso per l’autore del vantaggio che stavolta liscia il pallone. Sei minuti e Hamsik, complice lo scivolone di Dramé, innesca Callejon, fermato di piede da Berisha. Gli azzurri spingono alla ricerca del pari, ma al 29′ il piazzato di Ghoulam trova pronto il portiere albanese che la toglie dal sette. Non c’è tempo nemmeno per tirare il fiato: al 33′ Reina alza in corner la fiondata di Gomez e sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Dramé coglie la faccia superiore del montante, mentre in capo a due giri di lancetta il pallone in mezzo dell’argentino viene sprecato da Petagna, imperfetto nel suo stacco dall’area piccola. Al 42′ il portiere atalantino compie un autentico miracolo sulla girata mancina di Milik, imbeccato da Ghoulam dall’out. Nella ripresa Sarri cala l’asso di Mertens per Callejon, ma i padroni di casa sono più in palla, anche se il loro estremo baluardo al 12′ deve smanacciare in mischia il corner dalla destra di Ghoulam. Nessun esito nemmeno per il conato da fuori di Hamsik al quarto d’ora, finito a due metri dal palo. Il gioco del Napoli non ha la necessaria continuità e all’alba del ventesimo nemmeno la mira giusta, se è vero che lo slovacco su invito del decentrato Milik colpisce più terra che palla. Al 24′ Gagliardini prende la linea di fondo a Maksimovic ma non riesce a impensierire Reina, poi entrano l’ex Gabbiadini e l’altro esordiente Pesic ad ali ospiti già invertite. A sette dal novantesimo Grassi spreca la chance del raddoppio involandosi in contropiede da solo e calciando debolmente di sinistro addosso a Reina. Finisce così, nonostante qualche patema dei bergamaschi su angoli e palle inattive.