Quarantotto telecamere nella zona dei decumani, quella a più alta concentrazione di turisti a Napoli, con un finanziamento di 1.200.000 euro ma anche “un milione di euro per altri 35 apparecchi nel Rione Sanità”. Così il presidente della giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca ha illustrato oggi il progetto “Turismo e sicurezza” messo in atto dalla Regione. “Siamo in prima fila – ha detto De Luca – e siamo pienamente impegnati sul contrasto alla delinquenza organizzata. Abbiamo un sistema di controllo pienamente attivo per 24 ore al giorno che va da Forcella a via Toledo a via Mezzocannone e Duomo fino a Piazza Cavour, su via Tribunali e Porta Capuana”. De Luca ha spiegato che si tratta di un “sistema di tecnologia avanzata e tutte le telecamere sono collegate con le tre centrali operative della questura, dei carabinieri della polizia municipale. + uno sforzo importante che facciamo per la sicurezza per la parte di nostra responsabilità e intendiamo lavorare per estendere quasi dappertutto la video sorveglianza per il contrasto a forme di delinquenza organizzata e microdelinquenza”. Il progetto prevede anche la fornitura alla polizia di due telecamere mobili e comprende tre anni di manutenzione e un anno di connettività, ma De Luca ha precisato che “l’impegno della Regione sarà rinnovato”. Il bando di gara per la videosorveglianza al Rione Sanità, dove negli ultimi giorni si è verificata l’ennesima “stesa” con ragazzi che sparavano dagli scooter, prevede invece l’istallazione di 13 telecamere e 22 rilevatori di targa. “Noi – ha spiegato De Luca – diamo il nostro contributo per risolvere il problema. Facciamo quello che è nelle nostre possibilità ma è evidente che il tema della sicurezza richiede il coinvolgimento di tutte le istituzioni, e delle forze dell’ordine. Cominciamo a muoverci, io sono per fare cose concrete che è possibile fare. Senza sicurezza è difficile parlare di sviluppo e futuro in una comunità. Ma non c’è voglia di arrendersi né a Napoli né in Campania”. “La tragedia vera nei grandi quartieri del disagio è verificare che a volte tale condizione di degrado e desolazione sembra avere già segnato il destino di chi ha la sfortuna di nascere in quei territori. Per questo – ha concluso – dobbiamo mettere in campo tutte le iniziative possibili per creare luoghi di incontro e socializzazione e con “Scuola viva” puntiamo a far crescere lo spirito comunitario”. Il progetto per tenere aperte le scuole di pomeriggio è partito ieri e coinvolge 500 scuole della Campania per un investimento di 25 milioni di euro. E’ un progetto triennale ma se va bene lo prolungheremo”.

 

 

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