Domani, 7 Ottobre, la Rete della Conoscenza Napoli, il network dei soggetti in formazione composto dall’Unione degli Studenti Napoli e da Link Napoli, scenderà in piazza per la prima data di mobilitazione studentesca nazionale. Il corteo partirà alle ore 9 da Piazza Garibaldi. “La scuola pubblica italiana – dichiara Gigi Cannavacciuolo, coordinatore dell’Unione degli Studenti Campania -, dopo la riforma voluta dal governo Renzi, è sempre più povera e inaccessibile. In Campania la Legge Regionale sul Diritto allo Studio non è mai stata finanziata dal 2005, il tasso di dispersione scolastica si attesta al 21,8%. A Napoli il 35% degli studenti degli istituti superiori non riesce a conseguire il diploma. La Buona Scuola non ha attenuato le diseguaglianze che persistono nel Paese, dimostrandosi soltanto una riforma antidemocratica approvata in modo autoritario dal Governo (ricordiamo il voto di fiducia a Luglio, dopo la grandissima manifestazione nazionale a Roma del 5 Maggio) che ha privatizzato di fatto le scuole e le ha assoggettate alle logiche del mercato. L’alternanza scuola-lavoro, infatti, si è palesata come sfruttamento delle studentesse e degli studenti e manodopera gratuita alle aziende. Le deleghe in bianco che ha il Governo rappresentano il totale fallimento di questa Legge, che, assieme alle altre riforme, rappresentano un attacco frontale ai Diritti e alla Democrazia.” “Anche l’Università – ribadisce Mattia Papa, coordinatore di Link Napoli – vive una condizione di miseria, dopo anni di politiche di definanziamento e smantellamento del welfare studentesco. Gli atenei napoletani sono tra quelli che più hanno subito un drastico calo di immatricolati negli ultimi anni, a causa anche di un sistema di diritto allo studio regionale insufficiente, che prevede soglie ISEE e ISPE tra le più basse d’Italia per l’accesso a borse di studio e posti alloggio. Nel 2015 la Federico II ha perso il 12,3% di immatricolati rispetto al 2011, mentre la Parthenope il 31,0%. Allo stesso modo la democrazia negli atenei appare un optional, come dimostra anche il recente caso di giurisprudenza, dove si sta approvando il nuovo regolamento didattico, che prevederebbe anche una riduzione degli appelli di esame, con un ruolo marginale, nella discussione, della componente studentesca.” “Scendiamo in piazza – conclude Maria Laura Amendola, attivista della Rete della Conoscenza Napoli – per chiedere all’amministrazione comunale di Napoli l’attuazione della “Carta dei diritti dei soggetti in formazione della Città di Napoli”, da noi proposta e fatta approvare dalla giunta nel febbraio di quest’anno. Vogliamo che siano resi esigibili i diritti lì sanciti come: una maggiore partecipazione ai processi decisionali che riguardano gli studenti a livello comunale, la garanzia ad un accesso gratuito nei luoghi della cultura (musei, siti, archeologici, etc.), e la predisposizione di strumenti per facilitare la residenzialità dei fuori sede. Infine portiamo in piazze anche il nostro NO alla riforma costituzionale Renzi-Boschi, che a nostro avviso non fa altro che restringere gli spazi di democrazia, e accentrare il potere nelle mani di una sola persona”

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