Sono in corso di notifica in questi giorni i ruoli suppletivi riguardanti la Tares dell’anno 2013, e la Tari per l’anno 2014 e per l’anno 2015. Ed è lo stesso primo cittadino, Giuseppe Dell’Aversana, a ricordare come “di aver ricevuto, con l’ elezione a sindaco, questi tre ruoli suppletivi da spedire, la cassa comunale vuota e milioni di debiti”. “Per questo motivo,- spiega il tre volte sindaco- appena insediatomi, ho chiesto una relazione sulle entrate a tutti i responsabili degli uffici. Con la nota nr.638/rag. del 13/06/16 il Responsabile Ufficio Ragioneria, mi ha comunicato, che il Comune, non aveva incassato 1.017.744 euro di Tares per l’anno 2013, 845.944 Euro per la Tari del 2014 e 1.140.670 Euro per la Tari anno 2015. Da questi dati emerge chiaramente che visto che il comune emette un ruolo per la tassa rifiuti con una previsione di due milioni di Euro annui di entrata è palese che una media superiore al 50% dei cittadini non ha pagato annualmente la tassa rifiuti”. E Dell’Aversana a tale proposito è molto chiaro. “Qualcosa non quadrava. In un comune come Sant’Arpino è “fisiologica” una fascia di indigenti del 10% circa, ossia 400 famiglie che hanno evidenti difficoltà economiche e non riescono ad essere in regola con il pagamento dei tributi. Ma scorrendo l’elenco dei cittadini che non hanno pagato, è emerso che la maggioranza di questi non sono notoriamente indigenti, e fra di essi ci sono anche personaggi di rilievo del panorama politico locale. Molti fra questi hanno sostenuto di non aver ricevuto l’avviso di pagamento in quanto pervenuto con semplice spedizione e recapito”. Ma l’amministrazione Dell’Aversana a questo punto ha deciso una volta e per sempre di scrivere una parola fine sulla vicenda. “ Per richiamare questi cittadini non indigenti ai loro doveri di contribuenti è diventato necessario, quindi, notificare gli avvisi a norma di legge, evitando a questi furbi di sfuggire al loro dovere di contribuenti e nel contempo creare un titolo giuridico certo nel bilancio comunale. Il costo della notifica, pari a 6,50 Euro, non è stabilito né dalla IAP né dal comune, ma è semplicemente quello previsto dalla legge”. Dell’Aversana evidenzia, inoltre, come “dovendo, per il rispetto degli equilibri di bilancio, inviare i tre ruoli suppletivi, si è chiesto alla I.A.P. di mandare anche il ruolo ordinario a quanti non lo avevano pagato. Purtroppo non abbiamo potuto inviarli in un’unica busta, poiché era obbligatorio notificare gli avvisi uno per volta. Per non gravare sui “veri” indigenti, al ruolo ordinario non è stata aggiunta la sanzione per “omesso pagamento” che avrebbe portato un aggravio del 30%”. Passando al dato politico Dell’Aversana ci tiene a rimarcare come “la I.A.P. a marzo 2017 andrà via. Sicuramente avrà fatto qualche errore anche stavolta, e per questo sarà attivato un front office per non lasciare solo i cittadini, inoltre faremo ulteriori rateizzi per commercianti e persone in difficoltà. Dunque con la notifica abbiamo tolto un alibi ai furbastri e tutelato le persone che pagano, mentre evitando la sanzione per omesso pagamento abbiamo tutelato le fasce deboli del paese. Questa è la politica che tutela i contribuenti, scova i furbi e risana il bilancio”.