La Cgil Napoli, unitamente alla Slc Cgil Napoli, “si oppone con forza alla procedura di licenziamento di 845 addetti di Almaviva nella nostra città che comporterebbe la chiusura del sito aziendale a Napoli”. Nel prendere ferma posizione contro questa scellerata scelta aziendale, Walter Schiavella, commissario Cgil Napoli ed Osvaldo Barba, segretario generale Slc Cgil Napoli, ritengono che “vadano messe in campo tutte le iniziative per difendere i lavoratori di Napoli di Almaviva e far sì che la nostra città non perda un’altra azienda di valenza nazionale”. “In questi giorni – affermano Schiavella e Barba – ci attiveremo sulle istituzioni presenti sul nostro territorio, Comune, Città Metropolitana e Regione, portandole dai lavoratori come segnale a tutti contro lo svuotamento e la chiusura del sito di Almaviva a Napoli che mette a rischio il futuro di 900 famiglie sul nostro territorio. Riteniamo gravissimo che a 5 mesi dalla stipula di un accordo difficile, ma responsabilmente sottoscritto dalle organizzazioni sindacali, lo stesso venga disdetto dall’azienda con ricadute di un’immensa gravità sull’economia ed il lavoro nella nostra città”. “La crisi di Almaviva, la crisi di Ericsson, di Gepin e di tante realtà delle telecomunicazioni – secondo Schiavella e Barba – fanno sì che si metta su, presso le istituzioni locali, un tavolo di comparto permanente per la salvaguardia del settore e del lavoro. Perdere la sede di Almaviva e licenziare 845 persone è inaccettabile per la Cgil e la Slc Cgil”. “È partita da subito – concludono Schiavella e Barba – una azione proattiva della nostra organizzazione affinché i lavoratori non si sentano abbandonati e delusi dal mancato mantenimento di accordi per cui il Governo nazionale doveva essere garante ed è venuto meno alla sua funzione”.