http://2.bp.blogspot.com/-1UZb3Y6ls1w/Tnt-bQzQc1I/AAAAAAAAAqc/c6FN_Y0p9FI/s320/fusti-tossici_001.jpgDopo l’arresto dei suoi compagni si era fatto tatuare sul braccio un kalashnikov e i nomi di tre suoi amici, tra cui quello del boss, finiti in cella. I carabinieri del quartiere Vomero di Napoli hanno arrestato Rudy Rizzo, 30 anni, per gli investigatori componente del gruppo camorristico capeggiato da Walter Mallo, preso insieme ad altri due elementi di vertice (Paolo Russo e Vincenzo Danise, entrambi di 25 anni) lo scorso 5 maggio. Ad incastrare Rizzo sono state le intercettazioni registrate nell’abitazione di Walter Mallo, che – sempre secondo gli inquirenti – aveva avviato una guerra contro il clan Lo Russo, i cosiddetti “capitoni”, a cui voleva strappare l’egemonia negli affari criminali nel rione Don Guanella. Un gesto sfociato in numerose sparatorie, tra cui quella in cui lo stesso Mallo venne ferito e per la quale è indagato anche il boss Carlo Lo Russo. La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli contesta a Rizzo l’associazione a delinquere e la detenzione di armi. Lo scorso 14 aprile, in un’operazione congiunta della Squadra Mobile e dei carabinieri, vennero sequestrate nell’isolato 59 del rione Don Guanella, roccaforte dei Mallo, quattro pistole, un fucile e diverse munizioni. La casa dove Walter Mallo abitava era stata letteralmente ‘espropriata’ alla legittima proprietaria. In una delle stanze, il boss della lacrima (ne aveva una tatuata sotto l’occhio sinistro, ndr), custodiva anche un rettilario con un pitone.

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