E’ necessario che il consiglio comunale torni a discutere del digestore anaerobico che il sindaco Carlo Marino vuole realizzare nell’area Lo Uttaro. Nonostante l?annunciata apertura sul tema, il primo cittadino lo scorso sabato, a margine di un convegno sulla riforma costituzionale, ha confermato che la localizzazione a Lo Uttaro non si discute. “Abbiamo dato credito a quanto sostenuto a più riprese dal sindaco Marino – spiega l?ex candidato sindaco di Speranza per Caserta, Francesco Apperti . ma, nonostante la forte presa di posizione delle amministrazioni di San Nicola la Strada e San Marco Evangelista, il primo cittadino è tornato a confermare la localizzazione dell’impianto. Nell’insistere su Lo Uttaro l?attuale amministrazione ignora le leggi e calpesta gli atti amministrativi approvati in passato anche dal consiglio comunale, oltre a calpestare la manifesta volontà delle popolazioni locali contrarie ad un impianto nell’area”. Per ben due volte il Consiglio Comunale ha espresso la netta volontà di inibire definitivamente qualsivoglia attività concernente il ciclo dei rifiuti sull’area in parola e su quelle confinanti (deliberazioni n. 31/2011 e n. 51/2013), e che l?insediamento di un tale impianto è in contrasto con l’art. 14, comma 7, della Legge Regionale n. 14/2016. Per questo motivo il gruppo consiliare di Speranza Per Caserta, oltre ad Apperti anche Norma Naim e Antonello Fabrocile, ha sottoposto ai consiglieri comunali la richiesta di sottoscrivere la mozione che sarà presentata in consiglio per ribadire il ripristino delle condizioni di legalità, imprescindibili per affrontare la questione rifiuti in città. A firmare, per ora, 8 esponenti delle opposizioni.”Attendiamo ancora che il sindaco e la giunta ritirino la delibera 62 – sostiene Apperti a nome del gruppo consiliare – così come attendiamo ancora una presa di posizione forte da parte del Pd e dell’assessore Franco De Michele che fu il più accanito contro il progetto di un digestore a Lo Uttaro proposto dall?allora sindaco Del Gaudio, costretto alla revoca per le stesse motivazioni che stiamo portando all?attenzione di Marino. Speranza per Caserta ribadisce che il suo no non è una negazione a prescindere. Vogliamo che sia l?ente d?ambito provinciale ad occuparsi della questione e che sia trovata una nuova localizzazione, non necessariamente nel territorio del comune di Caserta, per l’impianto di compostaggio utile ad abbattere i costi che, a causa della malapolitica, del malaffare e della malagestio del settore dei rifiuti di questi ultimi anni, ricadono esclusivamente sui cittadini casertani”.

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