Il magistrato Donato Ceglie è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste dal tribunale di Roma dalle accuse di concussione, estorsione e calunnia. Il magistrato, ex pm a Santa Maria Capua Vetere e per anni simbolo della lotta alle ecomafie, era accusato di avere costretto Maria Rosaria Granata, moglie di un imprenditore titolare di una azienda che gestiva il trattamento dei rifiuti e coinvolto in una indagine in cui Ceglie era titolare, ad avere rapporti sessuali in cambio di favori. “Attendevamo con estrema fiducia la sentenza che riconoscesse la piena innocenza del dottor Ceglie dalle gravissime ipotesi di reato. La pronuncia assolutoria rispecchia l’infondatezza delle accuse, anche alla luce dell’accurata verifica dibattimentale svolta”. Così l’avvocato Fabio Viglione, difensore di Ceglie, ha commentato l’assoluzione.