Esperienze e pratiche di successo a confronto Casal di Principe – Venerdì 4 novembre 2016 ore 15.00, presso il centro di avviamento al lavoro artigianale “Don Milani” – bene confiscato in via Giacosa 25 – una conferenza sui casi di buona gestione dei beni confiscati in Campania, Calabria e Sicilia, organizzata dall’Associazione Economia e Sviluppo (AES). La conferenza è promossa nell’ambito del programma Giugliano Scuola di Impresa che negli ultimi anni ha coinvolto tra i partecipanti numerosi operatori e dirigenti di imprese sociali. Le esperienze al centro dell’iniziativa sono il Consorzio di cooperative NCO di Casal di Principe (Ce), la Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme (Cz) e il CRESM di Gibellina (Tp). Ne parleranno i principali protagonisti, Giuliano Ciano per il Consorzio NCO, don Giacomo Panizza per la Comunità Progetto Sud e Alessandro La Grassa per il CRESM. La discussione sarà introdotta da Tommaso Di Nardo, presidente dell’Associazione AES e sarà moderata da Saverio Cioffi, direttore di Giugliano Scuola di Impresa. Seguirà una tavola rotonda per discutere su “Come fare impresa sociale sui beni confiscati e generare sviluppo territoriale” alla quale parteciperanno: il prof. Vittorio Coda, Emerito di Strategia Aziendale Università Bocconi di Milano, il prof. Luca Meldolesi, Economista e presidente di A Colorni-Hirschman Internazional Institute, Marina Galati, coordinatrice generale Comunità Progetto Sud, Valerio Taglione, presidente Comitato “Don Peppe Diana”, Peppe Pagano, presidente cooperativa Agropoli, Simmaco Perillo, presidente cooperativa Al di là dei sogni e Francesco Matacena, dottore commercialista ODCEC Napoli Nord. La confisca di beni immobiliari come terreni, ville private, stabilimenti produttivi e uffici è un tema molto dibattuto in quanto rappresenta un’importante azione di contrasto nei confronti della criminalità organizzata. L’Associazione Economia e Sviluppo (AES), attiva da alcuni anni in Campania per promuovere lo sviluppo economico territoriale, ha inteso organizzare questo evento con lo scopo di mettere in evidenza e dimostrare come, l’assegnazione dei suddetti beni ad associazioni non profit, in grado di saper fare impresa, possa generare economia e contribuire alla rinascita civica dei territori pesantemente condizionati da pratiche e culture mafiose. E’ dunque la crescita imprenditoriale degli operatori della cooperazione la chiave di volta per ottimizzare l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati. L’Associazione AES ha da sempre focalizzato l’attenzione sulla formazione imprenditoriale e manageriale a partire dall’istituzione di Giugliano Scuola d’Impresa (www.giuglianoscuoladimpresa.com). Il corso in Gestione e Direzione d’Azienda, giunto al sesto anno, è lo strumento principale che l’associazione utilizza per contaminare il territorio di cultura imprenditoriale.