“Registriamo che la Giunta De Luca partecipa al bando nazionale, in scadenza oggi, per finanziare le aree di crisi industriale non complesse. Le nostre continue sollecitazioni istituzionali prima con il deposito di una mozione e poi con una richiesta di convocazione della Commissione Attività produttive sono servite a pungolare e attivare una Giunta distratta e un assessorato alle Attività produttive non pervenuto”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello che proprio sulle aree di crisi industriale non complesse con una mozione e una nota in Commissione ”aveva sollecitato proprio la Giunta a rompere un certo immobilismo e aderire al bando nazionale finanziato con circa 100 milioni di euro”. “Non possiamo non manifestare però – sottolinea Saiello – disappunto per quanto riguarda le procedure che hanno portato alla presentazione di questa programmazione. Denunciamo l’iter poco trasparente seguito dalla Giunta dove non è avvenuta alcuna discussione in Commissione e tanto meno il coinvolgimento del Consiglio regionale insomma la pianificata è stata costruita nel segreto delle stanze di Palazzo Santa Lucia”. “In particolare vorremo sapere i criteri adottati per l’individuazione delle aree di crisi – prosegue – a tal proposito chiederemo una seduta di un Consiglio regionale monotematico per conoscere il lavoro svolto in questi mesi dall’assessorato alle Attività produttive”. “La Regione Campania è assente ingiustificata – attacca Saiello – rispetto alle tante crisi industriali cito Gepin, Almaviva, Ericsson, Algida, Iribus, whirlpool, Alenia sono solo alcune delle crisi aziendali che drammaticamente segnano un generale arretramento delle politiche industriali in Campania”. “Richiediamo un Consiglio monotematico – fa notare il consigliere – chiedendo al governo regionale quando intende mettere in campo iniziative orientate a politiche occupazionali e per lo sviluppo delle attività produttive”. “Le uniche attività degne di nota – sottolinea – è il correre al capezzale delle aziende in crisi al tavolo del Mise e promettere generici corsi di formazione per il personale”. “Pretendiamo un cambio di marcia – conclude Saiello – siamo la regione con il Pil più basso d’Europa e con una situazione occupazionale disastrosa”.