Piedimonte Matese – “ Il 4 dicembre non è un giudizio universale ma una data importante che può aprire una fase di cambiamento”. Con un appello ad un voto consapevole informato la vicepresidente della camera dei deputati ieri sera in un’affollata aula dell’ente montano- ha partecipato ad un convegno del Pd dell’alto casertano spiegando le ragioni per mobilitare a favore di quello che ha definito “un aggiornamento significativo della carta costituzionale”. Al pari del senatore-commissario Mirabelli, la vicaria della Camera ha ricordato lo stallo istituzionale vissuto e subito dalla nazione nel 2013 : la vittoria monca di Bersani e la difficoltà di fare un governo e l’elezione bis di Napolitano e la sua candidature condizionata alle riforme istituzionali dopo il suo durissimo discorso sulla incapacità della classe politica. Questi eventi, unitamente ai riferimenti storici sulla nascita del bicameralismo perfetto( uscita dal fascismo e avvio della guerra fredda con i blocchi politici di sfiducia) hanno condotto la Sereni a spiegare le ragioni delle innovazioni a partire dalla differenziazioni delle due camere con compiti diversi: la camera dei deputati unica a dare la fiducia al governo ed il senato a rappresentate le comunità territoriali. “Si porta a compimento ed attuazione un meccanismo già ipotizzato durante i lavori della costituente per dare dinamismo e semplificazione al sistema costituzionale”. In riferimento a questo che è il cuore della riforma sottoposta a referendum la vice presidente della camera ha sottolineato il riordino delle competente tra stato e regioni(il famoso titolo V) per rimediare alla confusione , alle disfunzioni ed alla conflittuali della riforma del 2001 fatta dal centro sinistra( una riforma che ha aumentato le diseguaglianze tra i cittadini delle diverse regioni”). Ha respinto le critiche dei sostenitori del No in merito alla mortificazione del parlamento così come architettato : “ è prevista un più efficace riordino dei decreti –legge abusati da tutti i governi ma anche spazi per interventi tempestivi del governo con i provvedimenti a data certa disciplinati da un articolo del testo al vaglio del referendum popolare confermativo. Insomma u nuovo equilibrio accennando anche ai nuovi referendum introdotti che però necessitano di attuazione come la nuova disciplina per l’esame dei progetti di legge di iniziativa popolare(“ con l’obbligo per le camere di metterlo all’ordine del giorno” pur con la necessità di aggiornare i regolamenti parlamentari .” Non è perfetto- ha concluso la Sereni- ma un grande passo in avanti che metterà in moto un processo innovatore e di rodaggio del nuovo sistema”. Il convegno è stato introdotto dal senatore Franco Mirabelli nella triplice veste di parlamentare commissario Pd della provincia e cittadino :” è necessario essere in campo anche nel Matese con questo convegno e con altre iniziative ha dichiarato il senatore- commissario per il quale la riforma dopo due anni di dibattito e votazioni serve al paese a dotarlo di strumenti adeguati per attuare i principi della prima parte della Costtuzione. Un intervento articolato in cui ha richiamato il drammatico appello dell’ex presidente Napolitano a fare le riforme (“ da lì si è ripartiti”) : si sta cercando di fare in modo di non capire la posta in palio con una campagna di distrazione di massa pro o contro Renzi o congressuale . Si vota sul quesito per migliorare il funzionamento del nostro apparato politico istituzionale e dare un segnale alla sfiducia dei cittadini verso le istituzioni” ha aggiunto Mirabelli. Unico dei sindaci a parare è stato il sindaco di Sessa Aurunca ,Silvio Sasso con un intervento che ha affrontato gli aspetti storici, politici e di merito per superare “i meccanismi oggi inceppati”.
Michele Martuscelli