Quello dell’illuminazione pubblica del comune di Maddaloni è un problema annoso che si trascina da troppo tempo ormai e che ha riguardato in particolar modo l’ultima amministrazione. Molti lampioni non funzionano; addirittura, in alcune strade, intere tratte sono completamente al buio o per malfunzionamenti o per assenza strutturale, pur in presenza di tipicità che richiedono un’illuminazione. È soprattutto il caso, ma non solo, dell’illuminazione di alcune vie della nostra importante periferia come via Pioppolungo, via Lamia e via Della Sapienza. L’illuminazione pubblica non è solo un tocco estetico alla città e all’intero territorio comunale, non è solo un buon biglietto da visita per coloro che entrano e/o passano nel Nostro territorio, aspetto che non andrebbe mai sottovalutato, ma è soprattutto sicurezza, tutela dei cittadini sia dal punto di vista della circolazione sia a scopo preventivo/dissuasivo di fenomeni di delinquenza comune, fin troppo diffusi nelle nostre terre. Per questi motivi, ci tocca affermare, con grande amarezza, che il territorio di Maddaloni, ancora oggi non è né un bel vedere né un luogo sicuro. Al danno si aggiunge la beffa laddove si voglia mettere a confronto la qualità del servizio con la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili), che dovrebbe assicurare, fra l’altro, i servizi di illuminazione pubblica e di manutenzione stradale (altro tema scottante, quest’ultimo, di cui ci occuperemo nei prossimi giorni con documentazioni fotografiche). Infatti, l’aliquota della TASI, già stabilita con delibera n° 25 del 23 maggio 2014 e confermata da Commissario prefettizio con delibera n° 27 del 29/04/2016, è oggi stabilita nella misura massima a fronte di un servizio, per dirla con un eufemismo, piuttosto lacunoso.
L’auspicio è che il Comune, e in particolare l’ufficio Tecnico del Comune, riesca a risolvere a breve il problema e non tiri fuori, come si è soliti fare un po’ dovunque, il classico alibi che “mancano i soldi”. Se un cittadino paga per un servizio, quel servizio va garantito a prescindere; è questa la cultura che deve emergere.
A Maddaloni, a difesa di questo nuovo profilo socioculturale, inteso come autentico servizio ai cittadini e come benessere degli stessi, c’è un gruppo di amici uniti dal comune intento di dare una radicale svolta alla politica e all’amministrazione del proprio territorio, che, facendo in primis autocritica al proprio interno ancorché fuori, vuole spostare il fulcro delle priorità con azioni concrete e incisive, e, soprattutto, trasparenti, che pertanto non vuole affidarsi alla solita retorica e a alle logiche obsolete sottobanco ma che vuole fa emergere il proprio pensiero dalle idee di ciascuno, dalle argomentazioni e dal confronto di tutti: sono i Democratici per Maddaloni. Per questi Amici, il servizio dell’illuminazione e ogni altro servizio reso alla comunità cittadina, anche quella periferica, deve costituire la normalità e non l’emergenza da risolvere, perché di emergenze non si vive, ci si abitua… e noi siamo fin troppo abituati.
Luigi Di Nuzzo
Associazione
Democratici per Maddaloni