La base c’è e si fa sentire. Una vera e propria partecipazione di massa quella di ieri pomeriggio alla Prima Assemblea dei Coordinatori di Circolo del Partito Democratico della Provincia di Caserta. Piene le sale del Ristorante Le Colonne di Caserta che ha ospitato l’evento, ma, soprattutto, pienone negli interventi dei responsabili locali del Pd.
Un successo che sta a testimoniare la smisurata esigenza di ascolto avvertita da chi nei territori rappresenta il terminale per raccogliere le istanze degli iscritti e, nel contempo, registrare gli umori dei cittadini. Prima dell’inizio del dibattito gli astanti hanno voluto ricordare la figura dell’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro con un minuto di raccoglimento. A coordinare l’assemblea, che aveva come incipit “Il Partito che vorrei”, è stata la responsabile provinciale dei Circoli Pd Rosa Castrillo. Nella sua relazione introduttiva il segretario provinciale Dario Abbate ha innanzitutto sottolineato come l’impegno preso durante il Congresso del Pd casertano di rendere protagonisti i territori sia stato ampiamente onorato e che a questa prima assemblea ne seguiranno altre su argomenti più specifici. Abbate ha poi allargato il dibattito alle questioni sociali e politiche del territorio casertano. “L’esigenza di porre al centro del dibattito i reali problemi della nostra provincia – ha spiegato il segretario – cede il passo alle liti interne del centrodestra ed alla compravendita di esponenti politici. Intanto, però, Terra di Lavoro perde occasioni di sviluppo e sempre più lavoratori precipitano nella disperazione dovuta alla perdita del posto di lavoro”. Tema, quello dello sviluppo, ripreso dal segretario regionale Enzo Amendola che attacca duramente il Terzo Polo ed in particolare l’Udc. “E’ inconcepibile che il partito di Casini, che assieme a noi sostiene le riforme del Governo Monti ed ha avuto un atteggiamento di rottura col passato votando per l’arresto di Nicola Cosentino, continui a sostenere esperienze amministrative, alla Regione ed alla Provincia di Caserta, assolutamente fallimentari ed inefficienti. Non ci interessa l’inciucio politico – ha concluso – perché ha fatto il suo tempo e puntiamo decisamente ad una nuova stagione politica nella nostra regione mettendoci al servizio delle nostre comunità”. Nel dibattito che ne è seguito i coordinatori di circolo hanno elencato il lavoro da loro svolto sui territori e le difficoltà incontrate nell’espletare la loro azione politica. In tutti gli interventi è emersa con forza la doppia necessità da un lato, di mettere al primo posto la questione morale, e dall’altro di modificare al più presto l’attuale legge elettorale riguardante l’elezione dei parlamentari. Esigenza,quest’ultima, avvertita non solo per una questione democratica, ma anche perché è sempre più forte la necessità di legare deputati e senatori con un vincolo più stretto ai bisogni della popolazione locale. Nel suo intervento conclusivo, il coordinatore della segreteria nazionale del Pd Maurizio Migliavacca ha espresso il vivo apprezzamento per una iniziativa di grande partecipazione democratica come quella dell’Assemblea dei segretari di Circolo. “La mia presenza – ha spiegato – è un segnale forte che la segreteria nazionale del Pd vuole testimoniare nei confronti di questa Provincia e del Mezzogiorno. Siamo impegnati, responsabilmente, a sostenere il Governo Monti per uscire rapidamente dalla crisi e puntare allo sviluppo del Paese. Siamo convinti che la chiave di svolta sia quella di partire proprio dal Mezzogiorno e dalle enorme potenzialità qui presenti”.