Con il decreto firmato dal presidente De Luca, il ciclo integrato delle acque della regione Campania si avvia concretamente verso una fase che recepisce in pieno quanto previsto dalla legge del 2 dicembre 2015. Il riordino del servizio idrico metterà finalmente la parola fine al caos gestionale che si ripercuote negativamente sugli utenti finali. Con il nuovo Ente Idrico Campano, infatti, è prevista la creazione di cinque distretti che si occuperanno di gestire i servizi in ogni angolo della Regione Campania, Per quanto concerne la provincia di Caserta verrà creato il distretto Caserta-Terra di Lavoro che coprirà i 104 comuni della provincia. Le elezioni sono fissate per il prossimo 19 dicembre e si svolgeranno simultaneamente nei cinque distretti regionali. A tal proposito, Pasquale Di Biasio, presidente del Consorzio Idrico Terra di Lavoro di Caserta, l’unico interamente pubblico, ha manifestato ampia disponibilità e spirito di collaborazione affinché si giunga ad una soluzione che possa andare incontro alla volontà popolare che, si ricorda, si è espressa a favore dell’acqua pubblica. “Abbiamo tutte le carte in regola per ricoprire un ruolo di primo piano nell’ambito della riorganizzazione regionale del ciclo integrato delle acque – spiega il Presidente del CITL – per tre principali motivi che elenco di seguito. Il primo è che siamo già un Consorzio a capitale interamente pubblico con autonomia gestionale, aspetto questo che ci ha consentito di mantenere le tariffe più basse della regione Campania. In secondo luogo perché dopo un attento piano di risanamento quest’anno l’Ente, pur mantenendo elevati standard qualitativi nell’erogazione dei servizi idrici e lasciando inalterate le tariffe agli utenti di ben 35 comuni della provincia di Caserta, si avvia al pareggio di bilancio. Infine – conclude Di Biasio – perché, in più di mezzo secolo di gestione del servizio idrico, abbiamo maturato, grazie anche al personale tecnico ed amministrativo dotato di know how ed esperienza di primo livello, la capacità di poter gestire il servizio idrico integrato di tutti i 104 comuni del territorio casertano. Ritengo infine – e su questo aspetto è concorde anche il Presidente dell’Assemblea dei sindaci del CITL Giancarlo L’Arco – che adesso sia necessaria un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche”.

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