“In questo momento sono vincolato al voto del silenzio. Non posso rispondere neanche a osservazioni che potrebbero avere significati mitico allegorici. Poi ognuno di noi ha in tasca un oggettino di corallo rosso che è contro la ragione portarlo, ma contro la prudenza non portarlo”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel suo intervento dal palco al convegno sui bandi per i fondi europei ai liberi professionisti che si è svolto a Napoli. “L’Italia – ha aggiunto – è quella del non fare, si può buttare il sangue per fare un progetto che costa anni di fatica. Basta una battuta e si avranno pagine di giornale. A me viene la depressione perché penso a come si lavora negli altri Paesi, a quante energie di dedicano a cose concrete e quanto siano cancellate da vita pubblica imbecillità che non servono a niente. Non è un caso che anche la natura sottolinei questa caratteristica: solo noi in Europa abbiamo due vulcani attivi, l’Etna e il Vesuvio, perché siamo i più grandi produttori di fumo al mondo”. “C’è un’ultima campagna moralizzatrice che è partita: l’ultima crociata contro il voto di scambio è la crociata contro le alici fritte di Agropoli. Non ho bisogno di farmi clienti, ma non posso ritornare sul voto di scambio. Una delle più grandi fatiche per una persona con il mio carattere è questo training autogeno che sto facendo e il martirio è non poterne parlare”.