CASALUCE. “Care donne, amatevi e lasciatevi amare solo da chi questo verbo lo sa coniugare”. Il difficile tema della violenza sulle donne al centro del dibattito”. Si terrà il prossimo 29 novembre, alle ore 11:00, presso la sala consiliare del Comune di Orta di Atella, un convegno incentrato su un problema che, in silenzio, logora le famiglie e distrugge la vita di chi ne è vittima. A pochi giorni dalla giornata mondiale datata 25 novembre, il Centro Coccinelle e l’Associazione No alla violenza contro le donne e ai minori ONLUS “Centro di ascolto” hanno promosso l’incontro durante il quale interverranno il sindaco della comunità ortese, Giuseppe Mozzillo, l’assessore alle Pari Opportunità, Rosaria Autieri, il presidente dell’associazione “Donne Unite”, Antonio Rigliaco”, la segretaria, Avv. Rosetta Roma, ed il vicepresidente della realtà sociale casalucese, Giuseppina Torrombacco. Dal brutale assassinio delle sorelle Mirabal, avvenuto nel 1960 e ordinato per “concezioni rivoluzionarie”, è cambiata la forma della violenza, ma la sostanza resta sempre la stessa. I massmedia ci informano giorno dopo giorno dei casi di violenza più eclatanti che, purtroppo, vanno oltre i 70 casi femminicidi ufficialmente registrati nel 2016. E c’è chi non ha il coraggio di denunciare, chi riversa su sé stessa le colpe, ritenendosi causa reale del comportamento del partner. Oggi, di questa ferità della società, si parla, si discute in pubblico e i numeri delle denunce in aumento, la dicono lunga su come si stia cercando di cambiate, ma per completare l’opera c’è bisogno di impegno, dedizione; lo stesso sforzo che lo sportello antiviolenza di Casaluce mette in atto quotidianamente, ponendosi a sostegno di chi è sofferente. “Abbiamo deciso di dar vita al convegno perché sentiamo, dentro di noi, il forte bisogno di informare, di rendere le donne consapevoli dei loro diritti – dice il presidente dell’associazione ‘Donne Unite’, Antonio Rigliaco -. Ogni giorno sosteniamo una donna in difficoltà, combattiamo per lei, cerchiamo di mostrarle quel sole che ha perso, quei sorrisi che le sono stati violati, quella libertà che le sembra utopia. Con il nostro gruppo ci facciamo promotrici di un nuovo presente, dove non esistono violenze e l’amore, se finisce, non deve sfociare in crudeltà indicibili. Partecipate all’evento per ascoltare le nostre testimonianze e, perché no, per trovare il coraggio di dire basta”.

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