Il destino futuro di Via Krupp è stato inserito all’ordine del giorno nel consiglio comunale di Capri (Napoli) che è stato convocato per il 30 Novembre. Via Krupp non è una delle semplici strade e stradine dell’isola di Capri, ma una strada importante ed entrata a pieno merito nelle bellezze panoramica dell’isola, fatta costruire dal “Re dei Cannoni” all’inizio dello scorso secolo a sue spese, e venne regalata ai capresi per collegare il centro di Capri alla baia di Marina Piccola. La strada pubblica, conosciuta in tutto il mondo, è stata oggetto di un accorta messa in sicurezza e venne riaperta nel 2008 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, poi richiusa in vari periodi sempre a causa di caduta di pietre. La strada è chiusa da due anni e mezzo, essendo insicura, e l’amministrazione per la riapertura ha affidato un’incarico all’arch. Isolano Gianvito Conte che ha presentato uno studio di fattibilità per l’importo di 2 milioni 600 mila euro circa. Nel frattempo in comune è stato presentato da una ditta del nord un project financing che prevede a fronte dei lavori la gestione per 20 anni, l’istituzione di un biglietto di 3 euro, l’utilizzazione di macchinette elettriche lungo la strada per trasportare turisti e crocieristi dalla baia di marina di Marina Piccola che arrivano con yacht e mezzi privati, l’installazione di un chiosco e la possibilità di creare un marchio per un brand Via Krupp Capri per la vendita di oggettistica e souvenir, unitamente a quella di poter organizzare lungo i tornati spettacoli, matrimoni, feste e mostre d’arte. Un’iniziativa che già sta riscuotendo malumori e dissensi fra intellettuali, tra questi molti che vivono fuori dell’isola, ambientalisti ed habituè, a parte la cittadinanza,che non capiscono i motivi per i quali dovrebbe essere affidata ad un’azienda privata la gestione di una strada che sta lì da oltre 100 anni e che ha solo bisogno di attenzione, cura e manutenzione e lavori di ripristino per evitare che un piccolo sasso caduto dall’alto possa privare la bellezza di una passeggiata unica al mondo. E il comune di Capri nel suo bilancio ha sicuramente i fondi necessari per reindirizzarli in tal senso, tra i ricavati che provengono dalla tassa di sbarco, gli introiti della Grotta Azzurra, il ticket su belvedere dei Giardini d’Augusto e gli utili del porto turistico che devono essere reinvestiti in servizi turistici.

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