La Casa della Speranza Onlus dà il via alla quarta campagna di screening cardiovascolare in soggetti di età giovanile: la fondazione presenterà l’iniziativa venerdì 9 dicembre, nella sala giunta del Comune di Marcianise, nel corso di una conferenza stampa che inizierà alle 10:30. All’incontro saranno presenti anche il sindaco di Marcianise Antonello Velardi e il presidente onorario della fondazione don Primo Poggi. Il progetto «Giovane cuore», giunto alla quarta edizione, entra nelle scuole superiori per informare allievi e corpo docente e favorire la prevenzione del fenomeno della morte improvvisa giovanile, attraverso esami al cuore gratuiti. Esperti del settore avranno la possibilità di interagire con centinaia di studenti della provincia, in particolare degli ultimi due anni delle superiori, con una serie di appuntamenti in programma tra Caserta e Marcianise nel corso dell’anno scolastico. La Casa della Speranza, infatti, farà tappa nei cinque istituti marcianisani: si parte dall’Isiss Lener, per proseguire con l’Istituto d’arte, l’Itis Ferraris, l’Isis Novelli e il liceo Quercia. A Caserta la fondazione si fermerà invece all’Isiss Terra di Lavoro, al Buonarroti e al liceo artistico di San Leucio, prima di chiudere all’Istituto Salesiano nel mese di maggio. La fondazione è nata 6 anni fa dal desiderio di don Primo Poggi di creare un nuovo polo oncologico. La Casa della Speranza, che oggi è presieduta dal dott. Vincenzo Menniti, si occupa dunque di ricerca, assistenza medica e iniziative sociali. Gli screening permetteranno di proseguire una ricerca avviata ormai quattro anni fa e che ha già consentito di esaminare molti ragazzi che spesso arrivano in età adulta senza aver mai fatto controlli cardiaci. Dai risultati delle tre precedenti edizioni, infatti, è emerso come quasi un soggetto su cinque, tra quelli esaminati, avesse bisogno di ulteriori approfondimenti. La morte improvvisa può colpire giovani apparentemente sani: ogni anno, su 100mila soggetti al di sotto dei 35 anni, si contano quasi cinque vittime. A volte, per evitare una tragedia di questo tipo, può bastare uno screening elettrocardiografico.

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