“Vorremo sapere come e quando De Luca intende assicurare il rispetto degli impegni assunti coi cittadini sull’ospedale San Gennaro dei Poveri e conoscere la tempistica con la quale saranno attivati i servizi previsti dal piano di riconversione e quelli ulteriori promessi ai residenti del rione Sanità. Per ora la sola cosa certa è che si è proceduto allo smantellamento dei reparti esistenti in tempi record, chiudendo un importante presidio ospedaliero”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino in un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. “Il Piano Ospedaliero ha sancito la disattivazione del presidio ospedaliero San Gennaro dei Poveri e la sua riconversione in struttura ad indirizzo territoriale riabilitativo – sottolinea Ciarambino – con la conseguente chiusura dei reparti e cessazione dei ricoveri”. “Nel corso di un incontro con i comitati, sacerdoti e rappresentanti del quartiere di molte settimane fa – spiega Ciarambino – il presidente di Regione si è assunto l’impegno di assegnare al San Gennaro ulteriori servizi oltre a quelli previsti dalla riconversione, quali l’apertura di un reparto di chirurgia ambulatoriale con rianimatore presente 24 ore su 24 e ambulanza fissa anch’essa operativa h 24. Da allora il nulla assoluto. Non permetteremo che De Luca si prenda gioco dei cittadini e che la sua tecnica degli annunci vuoti di contenuto continui ad applicarla pure alla sanità, visto che parliamo di diritto alla salute”. “L’assenza del cronoprogramma di riconversione a fronte della chiusura dei reparti prima attivi presso il San Gennaro – fa notare la consigliera – equivale alla negazione del diritto dei cittadini a ricevere assistenza sanitaria”. “Chiediamo nella nostra interrogazione al presidente De Luca – conclude Ciarambino – di dare immediatamente seguito agli impegni assunti, dando evidenza delle misure che si intendono intraprendere ai fini dell’attuazione e definizione del processo di riconversione, indicando tempi certi per l’attivazione dei servizi di assistenza”.

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