Tre rapine in sei ore. Una vera e propria banda, quella composta da tre giovani immigrati irregolari, tutti del Gambia, che non hanno esitato a picchiare violentemente una delle vittime, un venditore ambulante, causandogli lesioni guaribili in trenta giorni. Reati, quelli messi a segno dai tre a Napoli, fermati grazie alla denuncia di una delle vittime, un profugo senegalese. La rapina più violenta messa a segno dai tre – di 18, 20 e 21 anni – secondo quanto ricostruito dagli agenti della sezione “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale, è stata ad un venditore ambulante, di quelli che stazionano ai semafori. Lo hanno picchiato pur di portargli via quanto in suo possesso, alle sei del mattino, in vico Ferrovia. Altro ‘colpo’ in un bar di piazza Carlo III dove hanno portato via un iPhone al marito della titolare. Ed ancora, tra le vittime, un profugo senegalese, costretto a consegnare soldi e cellulari: è stato lui, l’unico, a denunciare quanto subìto e a far scattare le indagini. A finire in manette Adam Kante, 21 anni, Anne Fanni, di 20 anni, e Kafch Musch, di 18 anni; quest’ultimo quando gli agenti sono arrivati a casa sua per arrestarlo, ha aperto la porta impugnando un coltello e minacciandoli. I tre dovranno rispondere del reato di rapina pluriaggravata e ricettazione, in concorso.