I legali di Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone – la 31enne suicidatasi dopo la diffusione sul web a sua insaputa di suoi video hot – hanno inviato al Garante della Privacy il reclamo con l’indicazione dei motori di ricerca e dei siti porno, un centinaio, che contengono ancora pagine associate ai video girati dalla ragazza e che consentono di vederli. “Ci rivolgiamo al Garante – spiega Andrea Orefice, uno dei legali della madre – perché ordini la completa rimozione dal web di quei contenuti. Motori di ricerca come Libero e Virgilio hanno proceduto alla deindicizzazione, cancellando ogni pagina che facesse riferimento ai video porno di Tiziana, dimostrando che c’è la possibilità tecnica di poterlo fare; Google invece ci ha risposto che poteva cancellare solo le pagine da noi indicate”. Il reclamo riguarda motori come Google, ma anche quello russo “Yandex” e quello cinese “Baidu”, che non hanno risposto alla diffide, oltre ai siti porno, che al contrario dei motori non sono stati diffidati per la difficoltà di individuare le loro sedi legali.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui