Prima la scuola dell’infanzia “Agazzi”, ora il plesso “Ferrara” della scuola elementare. L’infezione da ossiuri, comunemente chiamata “verme dei bambini”, ha colpito un altro istituto del Circolo didattico di Orta di Atella. Alcuni alunni hanno manifestato i sintomi della malattia alimentando tra i genitori un legittimo allarme. In qualità di rappresentante di istituto, del caso si sta occupando anche il comandante della locale stazione dei carabinieri Lorito. Il capo della caserma, dopo aver acquisito una serie di elementi, ha fatto il punto della situazione con le mamme. I genitori hanno deciso di presentare un esposto all’Asl di Caserta per denunciare l’accaduto e soprattutto per chiedere un’ispezione per valutare le misure da intraprendere per garantire la massima sicurezza igienico-sanitaria del plesso “Ferrara”. L’edificio si trova in via Migliaccio e conta 24 classi per un numero complessivo di 578 alunni. La preoccupazione delle mamme è salita alle stelle perché si tratta di altri casi di “verme dei bambini” dopo quelli che si sono manifestati nella scuola “Agazzi” nel mese di novembre e anche negli ultimi giorni. Gli alunni hanno mostrato sintomi riconducibili all’ossiuriasi. L’infezione da ossiuri è molto contagiosa. Si viene colpiti ingerendo inconsapevolmente microscopiche uova di ossiuri che si possono trovare su asciugamani, vestiti, attrezzature del bagno, cibo, bicchieri, giocattoli, scrivanie o tavoli delle mense. Un luogo come la scuola, quindi, è tra quelli con il più alto tasso di contagio. Senza fare allarmismi è doveroso, anche nel dubbio, mettere in campo tutte le misure di prevenzione, anche perché gli istituti scolastici comunali sono stati aperti con un’ordinanza del sindaco Giuseppe Mozzillo senza il certificato dell’Asl. Non a caso in seguito a un blitz di carabinieri e funzionari dell’azienda sanitaria sono state riscontrate una serie di gravi carenze tra cui la mancanza dei bagni per i disabili nel plesso “Villano” e nella scuola media e l’assenza di opaline in tutti gli istituti. Addirittura l’aula della 3 B della “Stazione” è stata dichiarata inagibile. Mentre proprio nel plesso “Agazzi” è stata riscontrata la mancanza di spazi per la refezione. Che altro deve accadere prima di intervenire? E’ quello che si chiedono i genitori che da tempo invocano interventi efficaci dell’amministrazione comunale per salvaguardare la salute dei propri figli.
Mario De Michele