Circa trentacinque delegati, su 258, hanno partecipato stasera all’Assemblea Regionale del Pd della Campania in corso a Napoli. Una scarsa partecipazione all’assemblea, cominciata con circa un’ora di ritardo, sottolineata nel suo intervento da Antonio Marciano, consigliere regionale del Pd in Campania: “Questa sala – ha detto Marciano – ci conferma che abbiamo perso parte del nostro radicamento sociale. Questa è la fotografia che consegniamo ai nostri iscritti e a quella parte di consenso che ci ha lasciato, una sala vuota come quando dovevamo approvare e non potemmo approvare lista per elezioni amministrative di Napoli e provincia”. Marciano ha criticato la data scelta dai dirigenti regionali per l’assemblea: “Convocarla il 29 dicembre – ha detto – mostra tratti di schizofrenia, sovrapponendosi al consiglio regionale (che è in corso in contemporanea all’assemblea, ndr) e mostrando che non si riesce ad avere un’agenda ordinata”. Marciano nel suo intervento si è anche riferito ai vertici regionali del Pd, spiegando che dopo il risultato referendario “qualcuno dovrebbe rimettere il proprio mandato, ci vuole coraggio per evitare di nascondere polvere sotto il tappeto. È necessaria una riflessione più profonda e una assunzione di responsabilità che porti all’azzeramento dei gruppi dirigenti”.

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