E’ stato rinviato a giudizio per turbativa d’asta il consigliere regionale Luigi Bosco. La decisione è stata emessa dal Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Alessandra Grammatica. Con Bosco, consigliere di maggioranza, compariranno davanti al giudice monocratico, il 28 marzo prossimo, altri sei imputati, tra cui il sacerdote Biagio Saiano, parroco della Chiesa di Santo Stefano Promartire nella frazione Tuoro di Caserta. L’indagine che ha portato al rinvio a giudizio riguarda l’appalto da 1,5 milioni di euro di fondi europei per la ristrutturazione di un asilo a Tuoro; la gara fu bandita dalla Fondazione San Giuseppe di Tuoro, presieduta dal parroco Saiano. Secondo la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha coordinato l’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, i lavori, peraltro mai eseguiti, sarebbero stati affidati alla società di installazione di pannelli fotovoltaici, dunque non specializzata in opere edili, di proprietà di due coniugi che erano anche consiglieri della fondazione, aggirando le regole sulla concorrenza; le fiamme gialle scoprirono inoltre che uno dei due coniugi – il marito – si dimise poche settimane prima dell’indizione della gara d’appalto. Entrambi sono stati rinviati a giudizio, così come i componenti della commissione aggiudicatrice e l’architetto progettista. Il consigliere Bosco, eletto alle Regionali del 2015 con la lista Campania Libera, svolse il ruolo di consulente giuridico della commissione. La Finanza accertò inoltre che la campagna elettorale di Bosco fu curata proprio dai due coniugi-consiglieri dell’ente. “Non ho commesso alcun illecito e lo dimostrerò in giudizio – dice Bosco – in quella gara svolsi il ruolo di avvocato dell’ente incaricato dal parroco e di segretario verbalizzante della procedura. Non farò alcun passo indietro in Consiglio – aggiunge – in questa vicenda ho ragione da vendere”.

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