Sfruttamento di manodopera clandestina e scarsa sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro. Sono i reati contestati a 57 cittadini bengalesi, 48 dei quali clandestini al termine di un’operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Nola, del Gruppo Tutela lavoro di Napoli in alcuni opifici del Nolano e Vesuviano. A San Gennaro Vesuviano in particolare in 5 appartamenti i militari hanno scoperto che vivevano 74 bengalesi tra i quali anche bambini. I carabinieri della compagnia di Nola, del gruppo tutela lavoro di Napoli e i carabinieri forestali di Roccarainola, in collaborazione con personale dell’Asl Napoli 3 Sud e dell’Inps di Nola hanno effettuato diversi controlli per contrastare l’immigrazione clandestina e il lavoro “nero”. Le attività, concentrate particolarmente sugli opifici, hanno portato alla denuncia di 57 cittadini di nazionalità bengalese, 48 dei quali non in regola sul territorio italiano. A Palma Campania sono stati controllati quattro opifici. I militari vi hanno riscontrato l’assenza delle protezioni individuali per i lavoratori, impianti elettrici non a norma, scarse condizioni igieniche. Due sono stati sospesi. Comminate sanzioni amministrative per 144.000 euro, prescrizioni in materia di sicurezza che se non verranno osservate porteranno a sanzioni per 500.000 euro e altre sanzioni per l’impiego di manodopera clandestina per 457.000 euro. Denunciati i quattro titolari dei due opifici che avevano impiegato lavoratori stranieri irregolari sul territorio nazionale. A San Gennaro Vesuviano è stata scoperta una situazione di particolare degrado: un intero condominio composto da 5 appartamenti (di 3 o 4 stanze) ospitava 74 cittadini bengalesi, tra i quali bambini in tenera età. Il tutto in condizioni di scarsa igiene dovute a sovraffollamento. Lo stabile è proprietà di una 40enne di Avellino che lo aveva affittato a 5 bengalesi. Questi ultimi, a loro volta, vi avevano fatto alloggiare “al nero” i 74 connazionali. Denunciati 48 cittadini bengalesi sprovvisti di permesso di soggiorno e 5 loro connazionali che avevano subaffittato gli appartamenti che risponderanno di violazioni alle disposizioni contro l’immigrazione clandestina.