ALIFE/DRAGONI – Continua a fare scalpore la situazione ormai grottesca che riguarda la famosa chiusura di Ponte Margherita. Dopo le polemiche sollevate nelle ultime ore dal Presidente facente funzioni della Provincia di Caserta Silvio Lavornia, in merito all’atteggiamento poco collaborativo soprattutto dei componenti del Comitato Pro Ponte e in merito all’invito a pazientare ancora qualche giorno, ieri il colpo di scena: il sequestro di uno dei mezzi mandati dalla Provincia di Caserta a chiudere il ponte. Di buon mattino, infatti, la class action messa in piedi dalla Provincia di Caserta per chiudere definitivamente il Ponte Margherita, per far rispettare l’ordinanza emanata nel 2015 dallo stesso Ente, ha messo a segno l’ennesima superficialità. Chiusura, quella prevista, in attesa di completare l’iter burocratico per dare avvio ai lavori di messa in sicurezza al viadotto, nonostante il Comitato Pro Ponte Margherita abbia dimostrato con una dichiarazione di transitabilità la possibilità di riaprirlo subito. Ma durante i lavori l’amara scoperta: i Carabinieri di Alife hanno riscontrato che uno dei mezzi era sprovvisto di copertura assicurativa e perciò ne ha disposto il sequestro immediato. “Una situazione che parla da sola, – fanno sapere dal Comitato – quanto accaduto stamane è la dimostrazione del fatto che sin dal 2015 si continua ad assistere a degli sbagli che dimostrano con quanta superficialità si sta affrontando una vicenda che ha dell’incredibile. A breve organizzeremo un sit in per chiedere, ancora una volta, l’immediata riapertura del ponte e confidiamo nella collaborazione e nel supporto, anche solo in termini di presenza, dei cittadini che in un modo o nell’altro sono danneggiati da questa situazione. Vogliamo con forza che la voce di chi sta pagando sulle proprie spalle lo scotto di errori che si ripetono e si accumulano nel tempo non rimanga inascoltata. Altro che prove di carico – ironizzano i componenti del Comitato – il peso di tutti i mezzi che stamane hanno sostato sul viadotto supera di gran lunga quello con il quale sono state effettuate le prove di carico. E’ proprio il caso di dire che anche stavolta il ponte a rischio crollo ha retto bene”.